“Com’eri vestita?”, una mostra con gli abiti delle donne vittime di stupro

Offre un’esposizione degli abiti indossati dalle donne nel momento in cui hanno subito violenza, con accanto testimonianze delle vittime stesse. Il percorso narrativo è in italiano e tradotto in inglese, spagnolo e francese.
“Proseguono le iniziative – ha dichiarato l’assessore Giovanna Carlettini – organizzate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Dal palcoscenico teatrale, scelto per il trittico di spettacoli che ha avuto inizio sabato scorso con grande successo e che si concluderà la prossima settimana, ci spostiamo a palazzo comunale. La location riveste un particolare valore simbolico: la casa degli aretini manifesta sdegno e condanna verso ogni forma di violenza sulle donne, da quella esercitata nella forma più brutale a quella più subliminale. Da parte dell’amministrazione non ci sarà alcun cedimento su questo tema”.
“Naturalmente – ha sottolineato Loretta Gianni di Pronto Donna – l’iniziativa nasce per sensibilizzare il pubblico su un tema terribile e sradicare il pregiudizio che la donna avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. È dunque uno stimolo a riflettere, identificarsi nelle storie narrate e a prendere atto di quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano”.
Il consigliere comunale Roberto Cucciniello: “ricordo che nelle sedi dei quattro quartieri della Giostra la mostra ha altrettante appendici che potranno essere visitate congiuntamente grazie a un percorso itinerante che prevede la partenza da piazza San Domenico alle 15 di domenica 26 novembre. È vero che l’evento in questione ci cala in una triste realtà ma crediamo che la consapevolezza sia la base di partenza per combatterla e fare in modo che i giovani maturino una forte sensibilità culturale”.

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