E45: Camere di Commercio, appello congiunto per riaprire la strada
“Il sequestro preventivo del viadotto Puleto che collega Emilia-Romagna e Toscana, con conseguente chiusura della superstrada E45, legittimo e condivisibile nell’ottica della prevenzione di incidenti o disastri, sta creando disagi e danni notevoli alle imprese, certamente delle zone interessate, ma anche di tutto il territorio italiano” e “sollecitiamo, pertanto, la massima tempestività per la messa in sicurezza e riapertura del viadotto, almeno a senso unico alternato, fino alla totale messa in sicurezza”. Lo scrivono i presidenti delle Camere di commercio di Arezzo-Siena, Perugia, Romagna-Forlì-Cesena e Rimini, e di Ravenna in una nota congiunta. “La E45 è, infatti, un’arteria cruciale per il collegamento Adriatico-Tirreno – sottolineano i presidenti delle camere di commercio – e l’attuale chiusura crea, di fatto, una spaccatura che divide in due il traffico viario dell’intero Paese, con ripercussioni economiche notevoli dirette. Per l’Umbria si tratta dell’unica dorsale che attraversa da sud a nord la regione per oltre 140 km e che garantisce il collegamento con le altre regioni del centro nord”. Ecco il documento congiunto di Romagna, Perugia e Arezzo:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Giuseppe Conte
presidente@pec.governo.it
uscm@palazzochigi.it
Al Vice Presidente, Ministro dello Sviluppo Economico
Luigi Di Maio
segreteria.ministro@mise.gov.it
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Danilo Toninelli
segreteria.ministro@mit.gov.it
Al Presidente di Unioncamere italiana
Carlo Sangalli
presidenza@unionamere.it
e p.c. -Ai Parlamentari esponenti delle province Forlì-Cesena,
Ravenna, Perugia, Arezzo
-Ai Presidenti Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Umbria
-Ai Presidenti Province Forlì-Cesena, Ravenna, Arezzo,
Perugia
-Ai Sindaci dei Comuni delle Province Forlì-Cesena,
Ravenna, Arezzo, Perugia
-Agli organi di stampa
Illustre Presidente, illustri Ministri e autorità, il sequestro preventivo, da parte della Procura di Arezzo,del viadotto Puleto che collega Emilia-Romagna e Toscana, con conseguente chiusura della superstrada E45, legittimo e condivisibile nell’ottica della prevenzione di incidenti e/o disastri, sta creando disagi e danni notevoli alle imprese, certamente delle zone interessate, ma anche di tutto il territorio italiano.
La E45 è, infatti, un’arteria cruciale per il collegamento Adriatico–Tirreno e l’attuale chiusura crea, di fatto, una spaccatura che divide in due il traffico viario dell’intero Paese, con ripercussioni economiche notevoli dirette intermini di perdita di ricchezza prodotta e di competitività in comparti produttivi strategici a livello nazionale
quali l’agroindustria, il commercio, il turismo, i trasporti su gomma.
Per l’Umbria si tratta dell’unica dorsale che attraversa da Sud a Nord la Regione per oltre 140 Km. e che garantisce il collegamento con le altre Regioni del Centro-Nord.
Per esempio, prendendo in considerazione il tratto viario da San Piero in Bagno a Borello (provincia di Forlì-Cesena), nel periodo dicembre 2017 / novembre 2018 (12 mesi), il numero totale di transiti sulla SS3 BIS (E45) sono stati 10.310.857, per una media giornaliera pari a 28.641 transiti 1.
Questi transiti ora andranno a sovraccaricare ulteriormente, i nodi autostradali, in particolare di Bologna che già presenta criticità di traffico e, in misura minore, di Teramo.
Fonte: Regione Emilia-Romagna – Servizio Viabilità, logistica e trasporto per vie d’acqua (banca dati Flussi on line)