1223 – 2023 non spegnete quel presepe
In materia di presepi questo 2023 è davvero un anno speciale. Correva infatti l’anno 1223, quando San Francesco d’Assisi scelse il paese di Greccio per rievocare la nascita di Gesù e da allora la tradizione non si è mai interrotta.
Oggi, in un’economia che si regge su spreco e il consumo, dove il Natale inizia due mesi prima e il carnevale arriva a Ferragosto il Presepe sembra non trovare più posto. In periodo di globalizzazione e multiculturalismo, c’è chi afferma perfino che il Presepe ha fatto il suo tempo e la sua presenza rischia di arrecare disagio a chi professa altre religioni e altri credi.
Sbagliato! Il Presepe è la nostra Storia, ha un significato che va oltre l’essere fedeli di una religione.
Il Presepe, in questi tempi fatui comunica valori essenziali: compassione, umiltà e solidarietà. Il Presepe è parte integrante dei giorni natalizi e la sua salvaguardia contribuisce a rinsaldare le radici di una comunità, è contenitore di memorie e ricordi.
Ogni Presepe tradizionale, meccanico, stilizzato induce sempre ad una riflessione a cercare, tra le tante cose inutili che girano intorno al Natale, il significato più profondo della festa.
Spero che i Presepi del 2023, in particolare quelli viventi, celebrino degnamente questo anniversario, otto secoli di vita meritano un impegno particolare.