Terranuova, beni confiscati alla mafia restituiti alla collettività
Il tutto grazie alla collaborazione di Libera Valdarno, si svolgerà in due momenti: alle 11 ci sarà l’inaugurazione della villetta nella frazione delle Ville e, successivamente, l’altra del capannone di via Poggilupi. “Si tratta di un momento di particolare importanza per la nostra comunità – ha detto il Sindaco, Sergio Chienni. Grazie al contributo economico della Regione Toscana e all’impiego di risorse proprie abbiamo potuto riqualificare totalmente i due immobili, una villetta nella frazione Ville che sosterrà il co-housing solidale ed un capannone che ospiterà l’archivio e la rimessa dei mezzi comunali. Un passo tanto atteso che finalmente si concretizza, lanciando un segnale di legalità e di lotta alla cultura mafiosa anche dal nostro territorio. Ancora una volta rivolgo un sincero ringraziamento alla Regione Toscana per aver finanziato il recupero degli immobili e all’associazione Libera per esserci stata sempre accanto in modo puntuale e costruttivo”. Palpabile è la soddisfazione anche di Pierluigi Ermini, dell’associazione Libera Valdarno che lotta contro le criminalità derivanti da mafia e altri fenomeni di corruzione: “Un giorno importante per Terranuova e per l’intero Valdarno – ha detto Pierluigi Ermini, referente di Libera Valdarno. Questi sono i primi due beni che sono stati confiscati nel nostro territorio, una confisca che risale agli anni ’90 alla famiglia Priolo. Con questo passaggio si chiude un iter molto lungo nel recupero degli immobili ma grazie allo sforzo del Comune di Terranuova e alla Regione Toscana che ha finanziato i lavori i beni tornano a disposizione della collettività. Questo momento dovrebbe offrirci anche l’occasione per una presa di coscienza collettiva, per riflettere sul fatto che con le mafie non ci dobbiamo convivere ma le dobbiamo sconfiggere, impedendogli di entrare nei nostri territori”. Ma come saranno realmente usati questi beni ? Lo spazio “Valarioti” avrà un uso polivalente utile per la rimessa dei mezzi comunali, per il deposito di strumentazione e per accogliere l’archivio degli uffici tecnici del Comune.
L’importo del finanziamento della Regione Toscana è stato di 450 mila euro.
Il fabbricato fa parte di un agglomerato di capannoni edificati negli anni ’60, ed è costituito in parte da struttura in cemento armato e in parte da struttura portante in acciaio. Il progetto di manutenzione straordinaria è funzionale e necessario per la futura fruizione dello stesso e prevede la suddivisione degli spazi interni al piano terra del capannone configurandolo in quattro zone principali. Le aree saranno così organizzate: un’autorimessa di 295 mq, due locali per l’archiviazione di pratiche rispettivamente di 170 mq e di 54 mq; un locale per il deposito e lo stoccaggio di attrezzature di 30 mq e alcuni servizi di completamento.
Gli interventi prevedono anche la sistemazione degli spazi esterni in modo da renderli fruibili ai mezzi ed agli operatori che dovranno accedere all’area; sarà inoltre data una diversa configurazione ad alcune aperture dell’edificio così che tutte le sue parti al piano terra siano accessibili in modo indipendente dall’esterno.
La villetta Nencioni sarà un alloggio per sostenere il co-housing solidale. Si tratta di un terra tetto capo schiera libero su tre lati, circondato da resede e con garage.
Sviluppato su 4 livelli: seminterrato, piano terreno rialzato, piano primo e sottotetto. L’importo finanziato dalla Regione Toscana è stato di 260 mila euro.
Si è proceduto con un intervento completo di ristrutturazione, volto a rinforzare puntualmente la struttura, ripavimentare interamente gli interni e gli esterni, rifare tutti gli impianti secondo la norma attuale e a sostituire tutti gli infissi. Sono stati totalmente revisionati i servizi igienici, di cui uno al piano terra reso accessibile ai portatori di handicap.