Monte San Savino, il ricordo del passato per tentare di fermare odi e soprusi nel presente

La realtà odierna ci porta a riflettere sulla validità educativa e sociale della memoria, per comprendere il presente e agire di conseguenza – riporta una nota del Comitato Amici di Salomon Fiorentino – ci siamo quindi chiesti come rendere il lavoro di riflessione sulla Shoah, sull’antisemitismo e sull’odio razziale efficace e generativo, soprattutto per le giovani generazioni. Riteniamo sia essenziale l’impegno di tutta la società civile e delle istituzioni per una lettura critica del passato e per rielaborare la memoria superando stereotipi e semplificazioni affrettate. Siamo più che mai convinti che la testimonianza, il ricordo del passato e la sua condivisione siano di fondamentale importanza per tentare di fermare odi e soprusi nel presente”. La ‘Giornata della Memoria’ a Monte San Savino si aprirà domenica 28 gennaio al Teatro Verdi (ore 9:45) con i saluti istituzionali, a seguire gli interventi di Natalia Cangi, direttrice Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano su “Dalla memoria individuale alla memoria collettiva”; lettura a cura di Fernando Maraghini dalla “La lettera” agosto 1945, Venezia: come una memoria individuale una volta condivisa aiuta a fare luce…; Cristina Carratù giornalista de La Repubblica intervisterà Enzo Panzieri (San Pancrazio, Bucine) e Ida Balò (Civitella in Val di Chiana) che hanno dedicato la loro vita a condividere il ricordo delle stragi di San Pancrazio e Civitella: “Il prezzo della memoria”; rappresentazione teatrale tratta dal libro “L’ultima volta che siamo stati bambini” di Fabio Bartolomei, interpretata dagli studenti delle scuole medie di Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana con la regia di Erica Pacileo. Laboratorio teatrale sponsorizzato dal Comitato Amici Salomon Fiorentino.

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