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martedì | 29-04-2025

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Pastificio Fabianelli a Bonifiche Ferraresi, operazione di crescita

Bonifiche Ferraresi accelera il passo nella direzione dell’applicazione del piano industriale per il periodo 2023-2027 con cui vuole rafforzare il presidio nella filiera agroindustriale nazionale attraverso operazioni di acquisizione e fusione e guarda all’estero con la nascita di BF International. BF possedeva già il 30 per cento dell’azienda castiglionese ed ha completato l’operazione ritenendo strategica una realtà riconoscibile nel mondo (70 Paesi, export dell’80 per cento) che si basa su qualità, affidabilità, certificazioni. Una storia cominciata nel 1860 e andata avanti per quattro generazioni, con la famiglia Fabianelli che continua ad avere un ruolo da protagonista. Pastificio Fabianelli, che opera anche con i brand Pasta Toscana e Maltagliati, fa parte ora di un colosso che produce valore per oltre un miliardo di euro, si consolida e affronta le prossime sfide. Mentre il gruppo BF, che comprende l’azienda agricola Bonifiche Ferraresi, potenzia la sua presenza nel territorio della Valdichiana.

Per Bonifiche Ferraresi lo sviluppo non termina con l’acquisizione di Fabianelli: gli investimenti previsti nell’arco del quinquennio, pari a circa 575 milioni di euro, consentiranno un progressivo miglioramento dei principali indicatori economici e finanziari con un valore della produzione atteso nel 2027 superiore a due miliardi di euro e un Ebitda superiore a 150 milioni.  «Questo piano di sviluppo – spiega l’amministratore delegato Federico Vecchioni – fa leva sul trend di crescita costante che il gruppo BF ha sviluppato dal suo inizio». 

Tra i primi a commentare la notizia del completamento dell’acquisizione di Fabianelli da parte di BF, il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli: “Se Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana per superficie agricola utilizzata e quotata in borsa, decidesse di continuare ad investire in un’azienda storica del territorio come il Pastificio Fabianelli, credo che sarebbe di sicuro un’ottima notizia per tutti: per l’azienda, per i dipendenti, per Castiglion Fiorentino ma anche per tutta la Valdichiana.
Non credo proprio che ci troviamo di fronte a manovre speculative tipiche di questi anni, dove aziende italiane vengono vendute a multinazionali o a non precisati fondi d’investimento stranieri.
Qui la realtà che si prefigura è ben diversa: due eccellenze italiane che di fronte alla stessa filosofia decidono di rafforzare il loro legame e proseguire insieme la strada, rafforzandosi reciprocamente“.

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