Serafino, il matrimonio con Emanuela e l’addio
“Un vuoto difficilmente colmabile si è creato questa mattina nella Misericordia di Arezzo, dovuto alla perdita del caro confratello Serafino Mammoli, volontario della nostra Confraternita. Con lui per anni e fino a qualche mese fa abbiamo condiviso tutto quello che poteva essere condiviso tra persone mosse dalla medesima passione che è quella di essere Volontari di Misericordia. Operatori animati dallo spirito di Volontariato e impegnati ogni giorno nei servizi di assistenza e soccorso in favore di chi alla Misericordia si rivolge per bisogno. In questo Serafino è stato un “grande” e per questo il vuoto che lascia in tutti noi è “grande”. Che dire ancora se non che ci mancherà tanto la sua allegria e la sua insostituibile compagnia. Con l’abbraccio di noi tutti, caro “Sera”! Esteso a tua moglie Emanuela e a tutti i tuoi cari.
«Partecipiamo con riconoscenza alla memoria di Serafino Mammoli – ha scritto il Governatore della Misericordia di Arezzo, prof. Pier Luigi Rossi. – Le onoranze funebri saranno celebrate Lunedì 5 Febbraio alle ore 15:00 in Cattedrale di Arezzo (Cappella Madonna del Conforto) con la concelebrazione di Padre Francesco, Don Alvaro, Mons. Agostinelli. Due motociclisti della Polizia Municipale faranno la scorta della salma dalla Chiesa della Misericordia fino alla Cattedrale. Serafino Mammoli sarà ricordato nella seduta del Magistrato di Lunedì 5 Febbraio. Invito tutti alla partecipazione della cerimonia religiosa.»
Serafino, una malattia in stato avanzato ed il suo desiderio più grande: quello di sposare la sua compagna Emanuela. Desiderio realizzato grazie alla fattiva e tempestiva collaborazione tra istituzioni: la Zona Distretto Aretina della Asl Tse, il Comune di Arezzo, il Comune di Monte San Savino ed il Tribunale di Arezzo che ognuna per la parte di propria competenza si è attivata affinché tutto potesse svolgersi senza intoppi. Importante anche il ruolo avuto dalla Misericordia di Arezzo, di cui Serafino ha fatto parte, che si è data da fare per realizzare il sogno dei due sposi. La cerimonia si tenne nella camera di degenza in quanto Serafino, per le sue condizioni di salute, era impossibilitato ad abbandonare il luogo di ricovero. A celebrare il matrimonio l’ufficiale di stato civile Simon Pietro Palazzo, consigliere comunale di Arezzo, alla presenza dei due testimoni e del Segretario generale del Comune, dr. Alfredo Pisacane.