Processo Keu, Movimento Consumatori Arezzo tra le parti civili

Ricordiamo che il giudice del Tribunale di Firenze, Gianluca Mancuso, ha notificato a 24 persone e  6 società coinvolte la convocazione per l’udienza preliminare che si svolgerà a partire dal 12 aprile. Il Movimento Consumatori di Arezzo interviene sulla costituzione di parte civile del Movimento Consumatori Toscana nell’udienza preliminare del 12 aprile per la vicenda keu. “Ci costituiremo parte civile nel processo per l’inchiesta sullo smaltimento illecito del Keu. Questo componente, che sembra tanto lontano dalle nostre vite, in realtà potrebbe essere ovunque, persino nelle case che abitiamo. Al di là della vicenda giuridica che seguiremo con i nostri legali, ci preme ricordare come la Regione Toscana abbia stanziato ben 15 milioni per procedere con le bonifiche e che tali somme di denaro siano state rese disponibili al Commissario Vadalà. Ma siamo davvero sicuri che il keu si trovi solamente nei distretti oggetto di bonifica? Chi ci dice che questo prodotto non abbia raggiunto anche le case dei consociati? Speriamo che il Commissario abbia effettuato una ricostruzione dei siti in cui è presente il keu, diversamente sarebbe davvero grave” – commenta il Movimento Consumatori di Arezzo

“Chiederemo conto, fra gli altri, anche delle somme impiegate direttamente al Commissario Vadalà affinché ci spieghi nei minimi dettagli come ha proceduto, dalla data della sua nomina, per rimarginare una ferita inferta dalle mafie al nostro territorio. Il segnale che il keu abbia potuto raggiungere altri luoghi, oltre a quelli oggetti di bonifica, ce lo ricorda anche la strada provinciale 7. Il sindaco Sergio Chienni, quale autorità sanitaria locale, ha adottato tutti i provvedimenti necessari onde evitare che al già noto disastro ambientale, della discarica Podere Rota, non se ne aggiunga uno nuovo? Situazioni di questo genere devono essere affrontate con decisione e celerità sia per la salvaguardia dell’ambiente che per la tutela della salute delle persone, non accettiamo compromessi che potrebbero costare la vita degli individui. Alle parole dovrebbero seguire i fatti, prossimamente scopriremo cosa è stato fatto e se ciò si è bastato per affrontare il macroscopico problema” – conclude il Movimento Consumatori di Arezzo

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