I Vescovi della Diocesi di Arezzo

Pubblicato direttamente dalla Società storica con la curatela di Luca Berti, il libro consta di 460 pagine, con 74 illustrazioni fuori testo, in gran parte a colori.

Ad analizzare i contenuti del volume saranno Claudio Ubaldo Cortoni, docente di Teologia nell’Ateneo Sant’Anselmo di Roma, Maurizio Sangalli, docente di Storia moderna nell’Università per Stranieri di Siena, e Gianni La Bella, docente di Storia contemporanea nell’Università di Modena e Reggio Emilia. L’incontro sarà aperto dal saluto del vescovo Andrea Migliavacca.

Il nuovo libro della Società storica delinea la figura e l’opera di 24 vescovi fra i più significativi degli oltre cento che hanno retto la Diocesi di Arezzo, una delle più vaste d’Italia, dal IV al XX secolo. Si va da san Donato, secondo vescovo, oggi patrono della città, a Teodaldo di Canossa, estimatore e protettore di Guido Monaco. Da Guglielmino Ubertini, caduto nel 1289 combattendo a Campaldino, a Guido Tarlati, proclamato signore a vita della città nel 1321. Da Giovanni II Albergotti, che ebbe un episcopato avventuroso e travagliato, al cardinale aretino Stefano Bonucci. Da Pietro Usimbardi, che dette all’episcopio le attuali architetture e decorazioni, a Tommaso Salviati, che istituì il Seminario. Da Niccolò Marcacci, che convalidò il miracolo della Madonna del Conforto, ad Attilio Fiascaini, alle prese con l’anticlericalismo ottocentesco. Da Giovanni Volpi, ad Emanuele Mignone, a Giovanni Telesforo Cioli, tutte figure del Novecento ben radicate nella memoria cittadina.

Sono autori dei saggi alcuni fra i più autorevoli studiosi della Chiesa e della storia aretina: Luca Berti, Silvia Bianchi, Giovanni Bianchini, Franco Cristelli, Jean Pierre Delumeau, Liletta Fornasari, Gaetano Greco, Giovanni Galli, Alessandro Garofoli, Pierluigi Licciardello, Nicoletta Marcelli, Riccardo Neri, Gian Paolo Scharf. Vengono riproposti postumi due saggi di don Antonio Bacci e don Silvano Pieri.

Il libro è aperto dalla premessa di Luca Berti, presidente della Società storica aretina, e dalla prefazione dell’arcivescovo Riccardo Fontana. Ed è chiuso dalla postfazione dell’attuale vescovo di Arezzo Cortona e Sansepolcro Andrea Migliavacca. Completano il volume una cronotassi ragionata dei vescovi aretini scritta da Pierluigi Licciardello, un saggio di Serena Nocentini sulla pregevole raccolta pittorica dei ritratti dei vescovi custodita nell’Archivio Diocesano, la ricca documentazione iconografica alla quale si è già accennato e l’indice dei nomi di persona.

Con quest’opera vengono aggiornate ed integrate le opere sullo stesso argomento dovute a storici ben noti come Ubaldo Pasqui, Francesco Coradini ed Angelo Tafi; opere che, passando in rassegna tutti i vescovi aretini del passato, hanno per forza di cose un carattere schematico e circoscritto. Di ciascun presule sono delineate nel nuovo volume la biografia, le modalità di nomina, l’opera pastorale, le azioni di rilievo politico, i rapporti con la società e il mondo laico, sia collaborativi che conflittuali, nell’evoluzione delle prerogative episcopali, di diritto e di fatto, attraverso il tempo. Oltre alle vicende locali, emergono anche quelle generali, tenendo conto dell’evoluzione del ruolo della Chiesa e del papato nelle varie epoche. In questo modo il libro offre una serie di casi di studio in grado di contribuire ad una storia generale dell’istituzione vescovile e della realtà ecclesiastica complessiva, nella quale la dimensione diocesana non è certamente secondaria.

L’ingresso alla presentazione è libero e gratuito.

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Nelle foto. L’albero dei vescovi, dei martiri e dei beati di Arezzo conservato nel palazzo della Fraternita dei Laici e un ritratto di san Donato presente nel Palazzo Vescovile.

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