Vinitaly, la spedizione degli aretini
Sono 27 le cantine ed i consorzi aretini ospitati nello stand istituzionale della Camera di Commercio e della Strada del Vino-Terre di Arezzo in occasione della 56esima edizione di Vinitaly.
La manifestazione, in programma dal 14 al 17 aprile, vedrà la presenza di 4.300 espositori provenienti da 30 nazioni che saranno ospitati nei 17 padiglioni della Fiera che coprono una superficie di oltre 100mila metri quadrati. Alcune decina di migliaia gli operatori e i buyer provenienti da oltre 140 paesi che potranno degustare oltre 20.000 etichette.
Anche per questa edizione, l’Ente Camerale ha organizzato in collaborazione con l’Associazione Strada del Vino Terre di Arezzo, una collettiva di aziende vitivinicole aretine che saranno presenti alla manifestazione in uno stand istituzionale.
La spedizione aretina è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi, dal Presidente della Strada del Vino – Terre di Arezzo Saverio Luzzi e dal Segretario Generale dell’Ente Camerale Marco Randellini .
Oltre allo stand dove sono ospitate 10 aziende (4 fisse e 6 a rotazione) sarà nuovamente presente a Verona il “wine bar”, curato dai sommeliers della delegazione Arezzo di AIS, dove saranno presenti 24 produttori vitivinicoli del territorio. Un’offerta complessiva quindi quella che verrà offerta ai visitatori dello stand aretino che supera ampiamente le 100 etichette.
L’appuntamento veronese, considerato tra le manifestazioni del settore più importanti al mondo assieme al Prowein di Dusseldorf e al Vinexpo di Bordeaux, si tiene in un anno particolare per le produzioni italiane che hanno registrato una contrazione dei volumi superiore al 12% causata anche dalle non favorevoli condizioni atmosferiche.
Così dopo 9 anni è la Francia che ha riconquistato il primato di maggior produttore di vino al mondo.
Anche l’andamento nazionale dell’export per il 2023 evidenzia una flessione in volumi ed in fatturato di circa l’1% che comunque ci conferma con quasi 8 miliardi di euro al secondo posto dietro alla Francia che con 11,3 miliardi di euro fa registrare una flessione del 3% rispetto alle esportazioni del 2022.
Per quanto concerne la Toscana, terza regione italiana dopo Veneto e Piemonte per valore, le esportazioni vitivinicole hanno toccato nel 2023 i 1.100 milioni di euro, in diminuzione del -3,5% rispetto al 2022 ma in aumento dell’8,9% rispetto al 2021.
La flessione è stata determinata soprattutto dalla minorvendita sui mercati internazionali dei vini rossi Doc ed IGP e di quelli sfusi, fenomeno che ha interessato tutte le produzioni nazionali.
Il primo mercato di riferimento toscano con 383 milioni di euro è quello degli i Stati Uniti d’America (-11,2% sul 2022) seguito dalla Germania con 147 milioni di Euro (+4,3 su 2022) e dal Canada con 102 milioni di euro (- 12,2% su 2022).
Anche le esportazioni della nostra provincia, che con quasi 6.000 ettari si colloca al quarto posto nella classifica regionale delle superfici vitate dopo Siena, Firenze e Grosseto, hanno registrato nel 2023, con un valore complessivo di 105 milioni di euro, una contrazione del -8,3 % rispetto al 2022 (ma in crescita dell’11,2% rispetto al 2021).
Per le etichette aretine il primo mercato di destinazione è quello tedesco con 46 milioni di euro (in flessione del -2,3% rispetto al 2022) seguito dalla Francia con 13 milioni di euro -8,3%) e dagli USA con 8 milioni di euro (-44%).