Noi ragazzi siamo estranei alla mafia, racconti di storie ed esperienze vissute Ar24Tv

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Estra nel tempo ha realizzato e contribuito alla realizzazione di importanti progetti di carattere sociale, culturale e ambientale per sensibilizzare le comunità sull’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, sull’importanza di queste pratiche per il benessere dei cittadini e per il territorio.

In quest’ottica si colloca il Progetto “NOI RAGAZZI SIAMO ESTRANEI ALLA MAFIA” dove Estra, con la collaborazione del Liceo Vittoria Colonna di Arezzo e l’Associazione fiorentina “L’Arte di Apoxiomeno”, ha coinvolto le Scuole Secondarie di Secondo grado di Arezzo con un ciclo di quattro Masterclass dedicate alla lotta alla mafia.

Gli stessi studenti hanno sollecitato questo argomento a loro in parte sconosciuto ed Estra ha risposto positivamente stimolando l’interesse dei giovani nei confronti di una realtà di fronte alla quale non si deve essere spettatori passivi, bensì sentinelle della legalità del futuro.

L’educazione alla legalità deve costruire non soltanto la premessa culturale indispensabile, ma anche un sostegno operativo quotidiano, affinché l’azione di contrasto possa radicarsi saldamente nella conoscenza e nella cultura dei giovani e conseguire, così, risultati positivi e duraturi nella lotta al fenomeno della criminalità organizzata.

È necessario far in modo che si sviluppi la consapevolezza che valori come la dignità e la libertà vadano voluti e protetti.

Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare bicamerale antimafia, recentemente ha dichiarato che: “La diffusione della cultura dell’antimafia deve iniziare dalle nuove generazioni”.

Il suo appello è stato raccolto e rilanciato con questo progetto che ha visto protagonisti e testimoni della recente lotta alla Mafia, presenti tra i ragazzi con la consapevolezza che la più grande nemica della mafia è la conoscenza ed è per questo che con il presente format abbiamo inteso mettere al corrente il più possibile i giovani dell’esistenza e della persistenza delle numerose organizzazioni criminali, non dimenticando l’altra eredità lasciataci da Paolo Borsellino: “Potrei anche morire da un momento all’altro, ma morirò sereno pensando che resteranno giovani come voi a difendere le idee in cui credono: ecco, in quel caso non sarò morto invano” (Siracusa 1990).

Il progetto ha avuto lo scopo di portare all’attenzione, sia dei docenti che degli studenti, su quanto la mafia abbia inciso negativamente circa l’esistenza di singoli attori, ma soprattutto quanto essa sia stata determinante sul tessuto sociale che ha inquinato, offrendo, rispetto al fenomeno, una visione non solo personale ma Professionale ed Oggettiva.

Argomenti che sono stati sviluppati:

Individuare quali siano le aspettative sociali verso questo fenomeno;

Analizzare e descrivere il diverso punto di vista e il differente approccio che spesso viene posto in essere anche dai media.

E’ stato creato un momento di confronto con i ragazzi, offrendo loro la possibilità di suggerire argomenti di approfondimento. Esternazione di aspetti esperienziali, familiari, privi di alcun fondamento scientifico, mirati e rendere più comprensibile la realtà del fenomeno mafioso.

Per tale motivo hanno aderito al Format:

24 febbraio 2024: Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, caduto, insieme ad altri suoi colleghi, nella strage di Capaci che uccise i Giudici Falcone e Morvillo;

1° marzo 2024: Il Prefetto Mario Mori e il Colonnello dei carabinieri De Donno, responsabili dei Ros dell’Arma dei carabinieri nel momento più caldo della lotta alla mafia;

16 Aprile: Monika Dobrowolska, vedova del sostituto Commissario della Polizia di Stato, Roberto Mancini, che per primo denuncio l’esistenza della “terra dei fuochi”;

29 Aprile: Vigili del fuoco di Firenze, intervenuti la notte dell’attentato di Via dei Georgofili e l’Associazione vittime;

A conclusione di questo interessante ed emozionante percorso è stato organizzato il Convegno che si terrà il 7 maggio p.v. presso il Teatro Petrarca di Arezzo, con inizio alle ore 10. Al Convegno sono stati invitati tutte le Scuole di secondo grado di Arezzo, oltre le Autorità civili, militari e religiose della città.

Hanno già confermato la loro adesione la Presidente della Commissione antimafia On. Chiara Colosimo, il presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà On. Felice Maurizio Dettore, Don Tonino Palmese, già presidente Libera Campania, oggi Garante dei detenuti del Comune di Napoli e il Presidente di Estra Spa Francesco Macrì.

Il progetto è supportato anche da European Institute Falco Investigazioni di Arezzo, Audi Autocentro Giustozzi di Arezzo, Circolo Tennis Giotto di Arezzo.

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