Basket, il saluto del capitano Carlo Provenzal
La decisione era nell’aria da tempo ma solo adesso è diventata ufficiale, il capitano dell’Amen BC Servizi Carlo Provenzal non farà parte della prima squadra nel campionato di Serie B 2024/2025.
Più di qualsiasi parola parlano i numeri di Carlo Provenzal con la maglia della SBA, dopo il percorso di settore giovanile Carlo disputa quasi 300 partite in amaranto con una storia aperta in Serie B nel 2009 con il primo punto segnato contro la Pallacanestro Firenze fino all’ultima partita contro Varese dell’Aprile scorso. Nel mezzo tante stagioni ricche di successi, con le promozioni delle ultime stagioni ad arricchire il personale palmares, tutte con un unico comun denominatore, l’attaccamento alla maglia dimostrato in ogni secondo passato sui parquet di tutta Italia, un esempio per tutti i giovani cestisti del settore giovanile della società.
Il Presidente Castelli: “Sono veramente orgoglioso della carriera di Carlo nella nostra squadra, un giocatore che è sempre stato pronto a dare tutto per la maglia amaranto. Lo ringrazio a nome di tutta la società per quello che ha fatto e per aver contribuito ad aver raggiunto gli importanti traguardi in queste ultime speciali annate lottando su ogni pallone come fosse stato l’ultimo” .
La lettera di Saluto di Carlo Provenzal:
“Per me si chiude un ciclo, un percorso bellissimo durato tanto, che mi ha preso per mano 28 anni fa e accompagnato fino ad oggi. Il prossimo anno ho un’altra “squadra” a cui pensare, e visto che le cose fatte a metà e non al 100% non le ho mai fatte, non riuscirei a portare avanti l’impegno che la categoria richiede. Ringrazio tutta la SBA, Mauro e ogni altra persona della dirigenza che mi hanno dato la possibilità di vestire la maglia della squadra della mia città per tutto questo tempo. Per un ragazzo di Arezzo come me, vedere da dove siamo partiti e cosa ci siamo conquistati sul campo anno dopo anno è veramente una cosa che non si può spiegare; Oltre ai campionati vinti credo che la cosa più bella e la vittoria più grande per tutto il movimento sia stato l’entusiasmo che abbiamo riportato in palestra: le 200-300 persone fisse ogni domenica, i ragazzi del settore giovanile e, incredibilmente, anche il primo gruppetto “ultras”, per non parlare dei pienoni del palazzo ai playoff.
Mi porto dietro un bagaglio immenso, pieno di attimi, momenti e persone che lo hanno reso incredibile ed indimenticabile.
Grazie ai compagni e gli allenatori che ho avuto e che sono passati da Arezzo , chi in un modo chi in un altro, mi avete tutti lasciato qualcosa. Un semplice grazie invece non può bastare a Claudio, Matteo, Raul, Stefano e Simone ma mi fermo qui senza andare oltre, tanto loro sanno già tutto.
Grazie alla mia famiglia, i miei genitori, i miei fratelli, Federica e Cri che hanno fatto sì che io potessi coltivare questa passione con tutto me stesso, standomi sempre accanto; avete arricchito ogni momento di questo mio viaggio rendendolo stupendo.
E infine grazie a lei, alla pallacanestro, perché io gli ho dato tutto e lei tutto me lo ha restituito.
Per me inizia un nuovo ciclo e chissà…
Per adesso ci ritroveremo sugli spalti con una bella birra ghiacciata (me la merito) a tifare le nuove generazioni che arrivano e che sono sicuro daranno tutto per la maglia.
Forza lotta, vincerai
Non ti lasceremo mai!
Garlando”