Tra passato e futuro, i numeri del dettaglio orafo italiano: calo gioiellerie, aumento del fatturato
14 maggio 2024 – Nei due incontri organizzati domenica 12 maggio 2024 nell’ambito della manifestazione fieristica Oroarezzo, Federpreziosi Confcommercio ha invitato gli operatori a riflettere sullo stato del dettaglio orafo italiano e sulle realistiche prospettive.
“È ormai consolidata la presenza di Federpreziosi in occasione delle principali fiere del settore orafo organizzate da IEG – Italian Exhibition Group con appuntamenti di informazione, formazione e soprattutto analisi” ha dichiarato il direttore di Federpreziosi Confcommercio, Steven Tranquilli. “Sono momenti strategici per tutti gli operatori del settore, incontri di confronto e approfondimento in cui da sempre Federpreziosi crede e che promuove, essenziali per lo sviluppo della nostra cultura imprenditoriale. I dati evidenziano una crescita di fatturato stimato del 10,2% nel 2023 rispetto al 2022. A fronte di una diminuzione delle gioiellerie attive in Italia, calano parallelamente gli occupati del settore, anche se in misura proporzionalmente inferiore. Le imprese dal 2013 hanno perso 24 punti base, mentre gli addetti solo 14 punti. Sono state perse delle occasioni, non si è agito in maniera sufficientemente incisiva; ora il tempo e le opportunità perse saranno difficili da recuperare; saranno richiesti maggior impegno, maggiore visione, maggior capacità di innovare anche attraverso una ‘spietata’ autoanalisi delle risorse di cui si è realisticamente in grado di disporre. Tuttavia, le possibilità, non solo di sopravvivere, ma anche di affermare con successo la propria azienda, ci sono ancora. ”
SE LE GIOIELLERIE NON ESISTESSERO PIÙ
L’analisi dei dati 2023 dell’Osservatorio sulla gioielleria condotto da Format Research è stata la base di una serie di attente valutazioni su passato e presente del dettaglio orafo italiano nelle sue diverse sfumature – dal punto di vista dei clienti e degli operatori – e, di conseguenza, sul futuro ipotizzabile. Ne è nata la riflessione “Se le gioiellerie non esistessero più”.
“Oltre ad un focus sullo stato di salute delle gioiellerie in Italia, la ricerca ha messo in luce come il negozio fisico sia ancora elemento fondamentale di attrattività per il cliente” ha commentato Stefano Andreis, presidente di Federpreziosi Confcommercio nazionale. “I numeri raccontano che a fronte di un 15% venduto on-line, l’85% dei gioielli è stato venduto nella gioielleria, un valore in aumento rispetto all’anno precedente. Il 69,5% dei clienti ritiene che i punti vendita siano al passo con i tempi, in grado di trasmettere informazioni approfondite, fornire assistenza completa e consulenza. Insomma, del gioielliere ci si fida. Ritengo che questa sia la leva più importante su cui lavorare con il massimo impegno per far sì che i nostri negozi non solo possano mantenersi attivi, ma scelgano di investire per crescere e innovare. È questa una ricchezza inestimabile – e tutte le indagini sull’atteggiamento consumatori lo confermano – reale chiave di volta per il nostro futuro di imprenditori ”
I risultati dell’indagine illustrati dal presidente dell’Istituto, Pierluigi Ascani, sono stati base di confronto per il presidente di Federpreziosi nazionale Andreis, la presidente di Federpreziosi Firenze e Arezzo, Elena Spanò e Simone Haddad, vice presidente di Federpreziosi Roma.
Osservatorio Federpreziosi Confcommercio {rwattachments}
Per Elena Spanò “sarà la comunicazione a giocare un ruolo importante. Si tratta di competenze su cui puntare per valorizzare le conoscenze di grande qualità presenti tra i nostri imprenditori. Abbiamo una grande responsabilità, quella di informare correttamente i clienti e nel modo più trasparente possibile. Dobbiamo avere il coraggio di farlo con sempre maggior energia perché questi valori siano visibili in ogni fase del percorso di acquisto del cliente, ancor prima che entri in negozio.”
Concorda Simone Haddad, che evidenzia come “Il tema del passaggio generazionale continui ad essere per la realtà del comparto un elemento molto delicato. La necessità di innovare attraverso approcci più strutturati e manageriali e il coraggio di percorrere nuove strade senza trascurare l’esperienza di chi ci ha preceduto, sono aspetti strategici di sviluppo non più procrastinabili su cui in Italia, in particolare, scontiamo un pesantissimo ritardo”
SE LA COMUNICAZIONE È UN LUSSO
Prendendo spunto proprio da alcuni dati rilevati dall’Osservatorio Format, l’incontro sul tema della comunicazione ha voluto essere una verifica dello stato dell’arte a compendio dei numerosi talk formativi e informativi su questo tema già organizzati da Federpreziosi in occasioni di fiere e con incontri nelle Associazioni Territoriali.
Gloria Belloni, titolare di Studio EffeErre di Milano, particolarmente attivo nell’ambito della comunicazione orafa, ha focalizzato l’attenzione sul fatto che il negozio fisico debba e possa lavorare al meglio per diventare esso stesso brand, puntando sui valori di unicità, competenze e su investimenti modulabili, quindi accessibili, ma essenziali e di come oggi, nonostante lo scenario sia sempre più complesso, vi siano tutti gli strumenti per riuscirvi.
A portare riflessioni ed esperienze pratiche basate sulle proprie esperienze sono intervenuti Stefano Andreis, Elena Spanò che hanno sottolineato come nelle imprese orafe di ogni dimensione sia forte la consapevolezza del fatto che comunicare è fattore critico di successo. Lungo tutta la catena del valore, una parte significativa (e spesso determinante) del vantaggio competitivo ha origine nella gestione e diffusione dell’informazione e nella capacità di coinvolgere e motivare introducendo contesti, obiettivi, argomenti e modalità inedite di fruizione delle informazioni.
Davide Bolzoni, presidente di Federpreziosi Parma, ha confermato: “Le scelte radicali che ho dovuto affrontare come imprenditore avvenute proprio in piena fase di passaggio generazionale” spiega “non sono state indolori, ma mi hanno permesso di affrontare l’attività con un approccio completamente nuovo, al passo coi tempi e, non da ultimo, di puntare sul coinvolgimento dei giovani e giovanissimi nel trasmettere la bellezza e la profondità culturale del nostro mestiere. Il nostro sguardo sul futuro nonché mission della nostra attività ha decisamente a che fare con le nuove generazioni. E mi sento di dire che i risultati ad oggi non fanno che rafforzare la nostra fiducia.”
Stefano Andreis – Gioielliere e Presidente Federpreziosi Confcommercio
Pierluigi Ascani – Presidente Format Research
Gloria Belloni – Immagine e Comunicazione Studio EffeErre – Milano
Davide Bolzoni – Gioielliere e Presidente Federpreziosi Ascom Parma
Simone Haddad – Gioielliere e Vice Presidente Federpreziosi Confcommercio Roma
Elena Spanò – Gioielliere e Presidente Federpreziosi Confcommercio Firenze Arezzo
Steven Tranquilli – Direttore Federpreziosi Confcommercio