80 anni fa: in cinque dilaniati da una mina, una Chiesa sventrata

Sono passati 80 anni da quel 4 luglio 1944 quando 4 giovani persero la vita alla Nave, zona “Tre Acque – Ceppeto”: Giovanni Milighetti, di 24 anni, Vera Buracchi, di 18 anni, Zita Moretti di 17 anni, e Walter Milighetti di 11 anni dilaniati da una mina lasciata dai tedeschi nella campagna castiglionese per assicurarsi la fuga.

In quello stesso giorno alcuni residenti di Manciano sotto la minaccia dei mitra tedeschi furono costretti a minare la chiesa di Manciano. Un tonfo sordo e la vita della piccola frazione cambiò all’istante.

Eventi tragici che colpirono profondamente un’intera comunità e che segnarono, comunque, l’inizio della libertà e a distanza di 8 decenni Castiglion Fiorentino ricorda ancora anche attraverso le parole dell’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.

“Quello che successe ottanta anni fa deve essere un riferimento storico ed etico importante per la nostra comunità: il 4 luglio 1944 Castiglion Fiorentino venne liberato dagli Alleati. La libertà è il fondamento di tutte le democrazie e ha permesso alla nostra Città di crescere ed essere ciò che è oggi. Il compito delle Istituzioni è anche questo: ricordare ciò che è stato e operare nel rispetto di quei valori”.

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