Carceri, il presidente Giani scrive a Nordio: “Il governo intervenga con urgenza”
Nella missiva sollecita un intervento urgente da parte del Governo perchè “le strutture carcerarie toscane, a partire da Firenze e Livorno, siano interessate a tutti gli interventi necessari per ripristinare condizioni di vita accettabili. Tutto questo nella consapevolezza che nessuna pena possa essere scontata in modo che offenda la dignità delle persone e con trattamenti contrari al senso di umanità”.
Il presidente ricorda i dati riportati dalla relazione prodotta dal Garante regionale dei detenuti che parla di celle in cui si arriva a disporre di tre metri quadrati a testa, di strutture fatiscenti e carenze di servizi in grado di rispondere in modo adeguato a problemi di tipo pschiatrico o di dipendenza. Giani ha sottolineato ancora una volta che “la competenza sulle carceri è statale e non regionale e che, in ogni caso, la Regione Toscana non si è tirata indietro, investendo cifre consistenti per la salute, l’istruzione, la formazione dei detenuti e l’efficientamento energetico delle carceri”. Ora, spiega il presidente nella lettera, il governo deve fare la sua parte, attivando le misure necessarie “con la massima urgenza, considerando che nel corso di questi mesi estivi il sovraffollamento sarà ancora più difficile da sostenere”.
“Credo – conclude Giani nella lettera – che nessuno di noi possa mostrarsi indifferente quando un ventenne si uccide in una cella. E che non abbiano perso di valore, ma semmai lo abbiano guadagnato, le parole di Voltaire sulle carceri che misurano il grado di civiltà di una nazione. Sono sicuro, signor ministro, che anche lei non sia insensibile a questa battaglia di civiltà e fin da subito mi metto a disposizione per un piano straordinario per cui la Regione Toscana proseguirà senz’altro a fare la sua parte”.