Nato male, vissuto peggio: controlli al cantiere portano a denunce e sanzioni
Ancora al centro delle cronache il cantiere del viadotto di Rassina, situato lungo la Strada Regionale 71, sottoposto ad un’intensa attività ispettiva da parte delle autorità. Nella mattinata di ieri, 29 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Bibbiena, con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Arezzo, hanno effettuato controlli approfonditi presso il cantiere, già noto per aver provocato code chilometriche e gravi rallentamenti che hanno infiammato il dibattito politico ed economico nel Casentino.
Le verifiche hanno portato al deferimento in stato di libertà dell’amministratore unico di una delle società responsabili dei lavori, accusato di gravi violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Tra le irregolarità rilevate figurano la mancata nomina di un preposto e l’omessa redazione del piano operativo di sicurezza, oltre ad altre violazioni che mettono a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Inoltre, è stata inflitta una sanzione amministrativa di 2.500 euro all’amministratore di un’altra azienda coinvolta, per non aver verificato adeguatamente la congruenza dei piani operativi di sicurezza delle imprese subappaltatrici rispetto al proprio.
Questi sviluppi arrivano in un contesto già segnato dalle critiche e dalle preoccupazioni sollevate dalle code e dai rallentamenti provocati dai lavori, che hanno avuto un impatto significativo sulla viabilità e sull’economia locale. Le autorità sottolineano che le indagini sono ancora in fase preliminare e che gli indagati devono essere considerati presunti innocenti fino a prova contraria, come stabilito dalla legge.
Il cantiere di Rassina resta quindi al centro dell’attenzione, con la comunità in attesa di ulteriori sviluppi e di possibili soluzioni che possano alleviare i disagi subiti dagli automobilisti e dai residenti della zona.