Un nuovo servizio di assistenza e consulenza per la tutela della salute

AREZZO – Un nuovo sportello di assistenza e consulenza per la tutela della salute. Ad attivarlo è la FAP – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli che, dal mese di settembre, ha dato il via a un progetto in sinergia con l’associazione Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato di Arezzo finalizzato a fornire le corrette informazioni in ambito socio-sanitario per accedere agli esami e alle cure della sanità pubblica nei giusti tempi. Il servizio, ospitato tra la sede aclista in via Guido Monaco e la sede della Fondazione Arezzo Comunità in piazza San Domenico, orienterà una particolare attenzione alla tematica delle liste d’attesa, con il primo impegno congiunto per indicare come abbattere i tempi e garantire così il rispetto dei diritti dei cittadini. «Ringrazio la FAP Acli – commenta Lucia Tanti, vicesindaco e assessore alle politiche sociali e sanitarie, – per questo importante servizio che mette al centro i diritti delle persone con problemi sanitari, in particolare gli anziani. Salute, terza età e prossimità sono tra le tematiche che più ho “attenzionato” in questi anni e credo che, grazie al lavoro di tutti, Arezzo abbia fatto importanti passi avanti in una logica di collaborazione piena e diffusa. Quella collaborazione che le Acli, mi piace di ricordare anche nella veste di soci della Fondazione Arezzo Comunità, da sempre mette al servizio di Arezzo e di tutti gli aretini».

La comune volontà di FAP Acli e Tribunale per i Diritti del Malato è di garantire il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione che riconosce la tutela della salute come fondamentale diritto e interesse della collettività, garantendo cure gratuite per gli indigenti. Questo dettame è spesso disatteso per le lunghe liste di attesa che spingono a rivolgersi alla sanità privata, limitando la cultura della prevenzione e creando disparità. L’obiettivo della FAP Acli sarà di sostenere e dare risonanza alle attività del Tribunale per i Diritti del Malato attraverso uno sportello che configurerà un punto di riferimento sul territorio a cui rivolgersi gratuitamente per avere informazioni su come ottenere, in primis, le visite nei tempi giusti. La priorità, in quest’ottica, è di riporre attenzione verso il codice della prenotazione indicato dal medico curante nella ricetta che spazia dall’urgenza di appuntamento entro settantadue ore fino alla richiesta di esami in centoventi giorni: una legge nazionale del 1998 prevede infatti che, se i tempi prestabiliti non sono rispettati, il cittadino possa richiedere una visita intramoenia in libera professione con gli stessi costi previsti dal Servizio Sanitario Nazionale in regime ordinario. «Il nostro sindacato – spiega Paolo Formelli della FAP Acli, – rivolge il proprio impegno verso le tematiche inerenti alla qualità della vita di anziani e pensionati, dunque la sanità ha un ruolo fondamentale: il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione. Questo sportello permetterà di avviare una collaborazione con Cittadinanzattiva che potrà poi trovare ulteriore seguito nell’attivazione di nuovi servizi congiunti in ambito sociale e sanitario».

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