Meleto Valdarno, il rinnovato monumento ai caduti

L’intervento ha visto la realizzazione di un restyling generale, percorsi pedonali con pavimentazione architettonica e abbattimento delle barriere, uno dei quali consente adesso di collegare il parcheggio pubblico ubicato sotto la chiesa con l’area della direzione didattica, l’allargamento del marciapiede posto lungo viale Barberino e l’intero recupero della zona centrale dello spazio circostante il monumento ai caduti, nuovo sacrario ai caduti della Seconda guerra mondiale, nuova pavimentazione in ghiaietto e restauro del monumento della Prima Guerra Mondiale.

Oltre a questo, è stata implementata anche l’illuminazione pubblica, sono state inserite nuove piantumazioni e installate nell’area tre delle opere realizzate nell’ultima edizione del Simposio Internazionale di Scultura Monumentale “Pietra Sublime” che, assieme a quella già presente in loco, realizzata nell’edizione 2020 del Simposio dall’artista Ebru Akinci, andranno a costituire un piccolo parco d’arte.

Le tre opere posizionate a Meleto sono quelle della coreana Yunmi Lee, del cinese Jiefu Zhou e dell’iraniana Solmaz Vilkachi.

Tali lavori si sono a buon diritto inseriti in quello che è stato il programma delle celebrazioni in occasione della ricorrenza degli ottanta anni dai cruenti fatti del luglio 1944.

Così come è corretto ricordare a questo proposito l’impegno profuso da questa Amministrazione nei confronti dei parenti delle vittime degli eccidi che hanno adito il Tribunale in una causa civile all’indomani del Decreto-legge del 30 aprile 2022 che ha istituito, nell’ambito del Pnrr, un fondo nazionale da 61 milioni di euro per il ristoro dei danni per crimini bellici e contro l’umanità causati dalle forze del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale.

Abbiamo voluto dedicare tempo ed energie a questo importante lavoro, non solo per offrire alla comunità uno spazio completamente rinnovato e adeguato, ma anche per sottolineare il determinante valore della memoria. Sappiamo, difatti, che il monito e l’esempio sono elementi irrinunciabili per instillare nei giovani e nei meno giovani il germe del rispetto, della pace e della convivenza fra i popoli”. Queste le parole del Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e dell’Assessore alla Cultura e alla Memoria Filippo Boni.

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