Il convento di San Lorenzo Luogo del Cuore FAI
Stefano Brami de Il Podestà per la cultura commenta: “In pratica votando il Convento come luogo del cuore sul sito del FAI, si partecipa ad un percorso e se riusciremo ad essere tra i luoghi più votati potremmo avere un finanziamento a fondo perduto per il recupero di un pezzetto dell’immobile. Potrebbe essere il recupero del pozzo, qualcosa su gli affreschi, magari i bagni, forse la sala al primo piano per conferenze, qualsiasi cosa che possa sostenere questo pezzo di storia della nostra cittadina”.
L’Assessora alla Cultura Francesca Nassini commenta: “Il progetto andrà presentato verso aprile-maggio 2025 ma con i promotori che ringrazio, vorremmo fin da subito sensibilizzare tutti i cittadini affinchè siano pronti a sostenere con i loro voti sul sito del FAI questo importante percorso, con un obiettivo preciso ovvero raggiungere almeno i 2500 voti. Il convento di san Lorenzo è stato oggetto di un ampio lavoro di recupero da parte dell’amministrazione con un investimento complessivo di circa 600 mila euro. E’ stato realizzato il restauro e risanamento conservativo della copertura, fortemente deteriorata. A seguire si fatto anche un recupero del pavimento esterno del Convento di ordine francescano. Il convento è tuttavia un complesso molto ampio che necessita di un recupero anche all’interno e per il quale ci stiamo impegnando, come amministrazione, in varie direzioni per poter ottenere adeguati finanziamenti. Questa proposta de Il Podestà per la cultura va in questa direzione e la sosteniamo fin da subito come azione civica di grande importanza per sostenere i nostri luoghi del cuore”.
Il complesso Convento e Chiostro di San Lorenzo fu edificato nel luogo dove sorgeva un Oratorio dedicato a San Lorenzo. I primi lavori risalgono al 1410 con l’inizio della costruzione del Convento, mentre nel 1474 fu iniziata la edificazione della chiesa. Nel periodo Napoleonico il convento fu confiscato finchè nel 1817 i frati poterono ritornarne in possesso. Il 12 maggio 1868 con un atto ufficiale, il municipio di Bibbiena, diviene proprietario del complesso ad eccezione del campanile e della Chiesa, che passava al demanio per il culto e degli arredi sacri che venivano concessi in uso e non ceduti. Nel 1919 a seguito del terremoto che causò forti danni a tutta la struttura del centro storico, incluso il convento e la chiesa, il complesso fu restaurato. Nel 1936 fu tolto l’intonaco della facciata dell’edificio di culto, riportandola allo stato originario e dal 1947 al 1976 sono stati eseguiti altri interventi di minore entità.