Sacci, Bibbiena propone un polo tecnologico di alta formazione da 16 milioni Ar24Tv

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Il consiglio comunale di Bibbiena, nella seduta di ieri sera 30 settembre 2024, ha approvato una delibera con la quale si chiede alla Regione Toscana di spostare parte dei fondi stanziati per la variante del Corsalone – della zona Sacci – su un polo tecnologico di alta formazione professionale.

Il Sindaco Filippo Vagnoli commenta: “La delibera sarà a breve inviata anche a tutti gli altri comuni del Casentino con l’obiettivo di andare tutti insieme a fare una proposta concreta e di valore alla Regione. Tra le altre cose, un paio di anni fa, cinque comuni della vallata erano stati coinvolti in un bando di rigenerazione urbana del PNRR, proprio su un progetto molto simile e sempre in zona Sacci. In questo modo potremmo davvero mettere a terra un percorso che ci aveva già unito e coinvolto in un recente passato”.

Il Sindaco spiega nel dettaglio la proposta: “La proposta che lanciamo alla Regione Toscana va proprio a valorizzare il loro impegno su questa zona che rappresenta da anni un problema importante per la vallata. La variante del Corsalone è una strada che dovrebbe essere realizzata dentro la ex Sacci con un investimento di circa 32 milioni di euro. Quello che il consiglio di Bibbiena chiede di destinare 15 dei 32 milioni a un progetto pubblico privato ovvero un centro di alta formazione professionale per i nostri giovani. Questo ci fa raggiungere vari obbiettivi. Innanzitutto un risparmio di fondi pubblici per un’opera che, alla luce dei fatti, è di dubbia utilità poiché copre poco più di 1 chilometro e mezzo e non prevede l’abbattimento del rudere Sacci. Allo stesso modo ci darebbe l’opportunità, come Casentino, di realizzare un progetto pubblico privato per l’alta formazione dei giovani e attrattivo per molti che provengono anche da fuori Casentino, attivando un modello di formazione post diploma di area interna che ci porterebbe nel futuro dando un sostegno a famiglie e imprese”.

Il Sindaco parla di un progetto concreto in questi termini: “Questa non è una provocazione politica, ma una proposta concreta per il futuro della nostra valle che, in questo modo, volterebbe pagina, risolvendo un annoso problema e insieme ponendo le basi per un modello di area interna pro attiva in cui tutti le sue parti sociali e economiche collaborano per uno sviluppo sostenibile futuro. Inoltre i centri di formazione post diploma sono ormai un modello affermato a livello nazionale e sono fatti per quei giovani che possono formarsi in modo serio e professionale per portare innovazione nelle aziende”.

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