Parità di genere certificata, azienda sanitaria prima in Toscana e tra le prime in Italia

La Azienda USL Toscana sud est sta portando alla conclusione il percorso per la certificazione del sistema di gestione per la parità di genere, che ha messo a frutto le esperienze e le competenze maturate negli anni sui temi dell’inclusione e del quality management, da un lato con lo sviluppo della strategia Diversità, Equità & Inclusione (De&i) e dall’altro con la certificazione e l’accreditamento dei processi sanitari e amministrativi. Due esperienze condivise e partecipate che in questa occasione hanno trovato un importante punto di incontro con i processi di gestione e sviluppo delle risorse umane.
Giovedì pomeriggio si è concluso l’audit condotto dall’Ente di certificazione per verificare la conformità del sistema di gestione della Asl Toscana sud est alla norma UNI PdR 125:2022, riferimento nazionale per la parità di genere applicato a tutte le organizzazioni, pubbliche e private. La verifica, condotta in più giorni da un team di valutatori e valutatrici e che ha interessato tutte le aree aziendali, si è conclusa positivamente senza rilevare alcuna non conformità rispetto alla norma. 
La Asl Tse è così la prima azienda sanitaria della Toscana e una delle prime a livello nazionale, a portare a termine l’ultimo tassello necessario per ottenere il riconoscimento della certificazione di genere al fine di promuovere e migliorare le azioni aziendali per l’inclusione e le pari opportunità all’interno e all’esterno del contesto lavorativo.  Un ulteriore importante risultato nel percorso che ha visto l’Asl Toscana sud est istituire nel 2023, prima azienda sanitaria italiana pubblica, la figura del De&I manager e che sta procedendo in parallelo a promuovere e applicare politiche e pratiche di inclusione e definire il bilancio di genere aziendale.
Il lavoro è stato coordinato su delega della Direzione generale dalla dott.ssa Vittoria Doretti, De&i manager aziendale, responsabile del Sistema di Gestione per la parità di genere aziendale, con il supporto del gruppo di lavoro Think Thank e dalla cabina strategica per la certificazione di genere. 
«L’Asl Toscana sudest è la prima azienda in Toscana a raggiungere questo primo, importante obiettivo e ne siamo orgogliosi – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – Obiettivo che abbiamo supportato dall’inizio alla fine considerando anche l’impegno considerevole che la stessa vastità dell’azienda ha richiesto. Oggi viene premiato il lavoro di tanti anni sui temi dell’inclusione e della valorizzazione di genere e ringrazio tutta la squadra aziendale a partire dal suo direttore Antonio D’Urso che ha saputo indirizzare e valorizzare al meglio le competenze interne. Una volta che l’Azienda avrà ottenuto la certificazione di genere, questo sarà un punto di partenza, ma anche un traguardo all’insegna di equità, rispetto delle diversità, benessere organizzativo, contrasto a ogni forma di violenza e di discriminazione». 
 
«I principi a cui ci ispiriamo sono orientati alla creazione di un ambiente di lavoro in cui le persone possano essere valorizzate a partire dalla propria unicità, promuovendo azioni volte al fermo contrasto della discriminazione – sottolinea il direttore generale, Antonio D’Urso – In tale ambito le politiche per la parità di genere costituiscono un elemento fondamentale. La vocazione della nostra Azienda, coerentemente con gli indirizzi e l’impegno regionali, è la promozione e la difesa della Salute nei riguardi della cittadinanza tutta, a partire dalle donne e dagli uomini che ogni giorno lavorano per garantire l’applicazione di tale, inviolabile diritto sancito costituzionalmente. Ringrazio le nostre professioniste e i nostri professionisti per l’impegno profuso e la Regione Toscana per lo straordinario supporto». 
 
«Questo percorso che sta giungendo positivamente al termine è un segnale particolarmente significativo dell’approccio culturale e all’innovazione della nostra regione e non possiamo che esserne orgogliosi – commenta soddisfatto l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini – Per questo voglio ringraziare il direttore Antonio D’Urso e tutta la squadra che ha contribuito a raggiungere questo risultato in un’Azienda così estesa. Nell’organizzazione generale, gli ospedali ed i presidi sanitari non si devono limitare ad essere luoghi di cura, ma terreni dove si coltivano valori in grado di generare cambiamento ed impatto positivo nella società». 
 
«E’ un primo grande risultato, oltre che per l’Asl Toscana sudest e per la nostra regione, anche per la Toscana delle Donne – ha detto la capo di Gabinetto e ideatrice de la Toscana delle Donne, Cristina Manetti – Da tempo stiamo lavorando insieme per un nuovo modello organizzativo che si basi sulla valutazione di impatto di genere, sulla lotta alle discriminazioni, che promuova la cultura dell’inclusività e la valorizzazione delle diversità. L’intento è contribuire a quel cambiamento culturale e strutturale in cui crediamo, solido e duraturo, che garantisca un futuro di pari opportunità. E questo percorso tracciato dall’azienda per arrivare ad ottenere la certificazione, che ci dice che stiamo lavorando bene, rappresenta un mattone su cui continuare a costruire».
I valori di equità e di inclusione promossi dalla politica aziendale saranno presto al centro di un evento che sarà celebrato il 23 e il 24 ottobre 2024. A Siena si svolgerà, infatti, il 1° DE&I Day della Asl Toscana sud est dal titolo “Un anno di noi”. Valori e strategia: Diversità, Equità e Inclusione” per raccontare il percorso che l’Asl Toscana sudest ha compiuto in questi anni e i 15 anni dalla nascita del Codice Rosa.

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