Ad Arezzo è già Natale. Una visita al Mercatino delle pulci
Fa discutere da giorni il monumento “Tu si ‘na cosa grande” dell’artista Gaetano Pesce dedicato a Pulcinella e inaugurato a Napoli. Un monumento “a cazzo” nel vero senso della parola, vista la forma chiaramente “falloide” dell’opera. Ebbene, pare che lo stesso Pesce abbia avuto ispirazione proprio visitando Arezzo di recente dove, “a cazzo” sono fatti diversi lavori tipo rotonde infinite, sottopassi, piste ciclabili. Per non parlare della Stazione dell’Alta Velocità dove, per ora, qualsiasi decisione è stata presa “a cazzo” e pure dell’Anfiteatro che ancora è chiuso per lavori fatti “a cazzo” al suo interno. L’artista Gaetano Pesce ha dedicato la sua “opera” a Pulcinella, vista la collocazione napoletana, ma dato che ha avuto ispirazione da fatti aretini dove le combinano di… tutti i colori, lo poteva dedicare anche ad Arlecchino.
Da tempo noi aretini ci sentiamo in colpa per tentare di anticipare le feste natalizie per via della ormai quasi imminente “Città del Natale”, ma ormai è il mondo intero a copiare Arezzo. Ovunque già ci sono panettoni e pandori nei supermercati, ovunque già si installano le prime luminarie, ma la novità è che quest’anno anche il firmamento ha contribuito, facendo arrivare in anticipo in cielo anche una cometa! Se poi ci aggiungiamo che come ai tempi di Maria e Giuseppe, anche ora è in corso un censimento, le analogie crescono! Ci resta che i Re Magi convincano i cammelli a mangiare le castagne, seppur coi denti ancora di latte e ormai è fatta! Saranno poco d’accordo i pastori che nelle statuine portano un agnello sopra il collo… Ci sta che per la notte di Natale ancora lontana, quell’agnello sarà diventato quasi un montone adulto e quindi bello pesante!
Avranno il suo bel da fare il bue, l’asinello e il fieno a far scaldare Nostro Signore Gesù Bambino che non solo nasce al freddo e al gelo… ma qualcuno lo vorrebbe far nascere di 7 mesi!
Settimana caratterizzata da totale assenza di freddo, ma anche ricca di pioggia che seppur utile e necessaria se non reca danno, ha cominciato a bacare i funghi, a bacare i cachi, a bacare le castagne, ma più che altro a bacare i coglioni. In questo contesto si cerca comunque di guardare oltre, talmente oltre che sono cominciati anche via social i primi casting per il personale addetto alle vendite alla Citta del Natale. L’unica cosa utile per chi è interessato è saper dire in almeno 3 lingue le seguenti frasi: ” SE ‘ UN TE STA L’ARPOSI”; “SE ‘UN TE PIACE CAZZI TUA”; “SE BRUCIA SOFFIECE”; “ASPETTA EL TU TURNO”, ma soprattutto “BUON NATALE UNA SEGA. ANCORA MANCA PIÙ D’UN MESE!”
Fine settimana con l’attesissimo “Mercatino delle Pulci” al coperto, con tante occasioni di acquisto di ogni genere e a prezzi più che convenienti. Qualcuno si è lamentato per la seppur piccola quota di ingresso, ma quella cifra, ai Mercatini del cibo Internazionale, dati i prezzi, ti era già partita al primo morso di panino.
Essendoci poi occasione per le tasche di tutti, ne vale la pena. Tra vestiti, casalinghi e altro, ci piace segnalare giochi e giocattoli con occasioni e pezzi da collezione in esclusiva per gli aretini. Tra i giochi in scatola l’Allegro Chirurgo della ASL TOSCANA e quindi confezione senza pile e senza chirurgo. C’è poi il trenino elettrico della Lima che passa da Arezzo. Qui le pile ci sarebbero, ma finiscono presto, perché il trenino non si ferma mai perché non ha capito dove fanno e a cosa serve la Stazione dell’Alta Velocità. Ma i pezzi più pregiati sono bambole e bambolotti ambientati ad Arezzo, dopo il successo della “Barbie Fiera Antiquaria” con ombrello e impermeabile e dai nomi a tema. Si comincia con BEATRICE CASTRA LE BRICE, una splendida bambola col coltello in mano e SOFIA DELLA CASA PIA, Una simpatica vecchietta col pannolone. Ci sono poi TATI COI CALZONI AROCCIATI e MIMÌ SE METTE I CHANTILLY, bambole dedicate a chi transita al sottopasso Baldaccio quando piove. Sempre per l’attualità ci sono bambole e bambolotti dedicati alla imminente raccolta delle olive e sono MARCELLO USA IL RASCELLO insieme a CONSUELO STENDE IL TELO”. Carina è anche la bambola con catino e mollette, ovvero SIMONA ARCATTA I PANNI QUANDO TUONA e c’è pure una bella bambola dagli occhi a mandorla con una pentola piena di mele ed è ASAKI MATURA I CAKI e pure anche bambole dedicate alle esigenze cittadine per l’assenza di bagni, tipo GASTONE PISCIA IN UN CANTONE o TOMMASO CACA DENTRO UN VASO. C’è poi un bambolotto dentro una macchinina con un fumetto con il moccolo e si tratta di LUCA HA PRESO UNA BUCA, o anche bambole che si tappano il naso ad ogni vampata di puzzo, tipo CESIRA NON RESPIRA. Insomma il Mercatino delle Pulci ci aspetta… e non c’è neanche da grattassi!
E per finire il proverbio della settimana: Per chi lascia la spazzatura fuori dal bidone, non esiste alcuna cura. È solo un gran cialtrone.