Al via l’attività dello sportello di consulenza per la tutela della salute
AREZZO – Al via l’attività dello sportello di assistenza e consulenza per la tutela della salute promosso dalla FAP – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli. Il servizio sarà attivato da martedì 22 ottobre e sarà condotto in pieno centro storico nei locali della Fondazione Arezzo Comunità in palazzo Fossombroni in piazza San Domenico, facendo affidamento sulla stretta sinergia con l’associazione Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato di Arezzo. La volontà è di mettere al centro il diritto alla salute dei cittadini, in particolare di anziani e categorie fragili, per garantire un’assistenza personalizzata sulle modalità per accedere agli esami e alle cure della sanità pubblica nei giusti tempi.
Lo sportello, fruibile gratuitamente, resterà attivo nella sede della Fondazione Arezzo Comunità ogni martedì dalle 9.00 alle 12.00 e ogni giovedì dalle 15.00 alle 18.00, mentre negli altri giorni potranno essere richieste informazioni direttamente negli uffici della FAP Acli in via Guido Monaco. Le maggiori attenzioni saranno orientate soprattutto verso la problematica delle liste di attesa per spiegare ai cittadini come tutelare i propri diritti e come ottenere le visite nei tempi adeguati in un’ottica di prevenzione e di cura: il codice della prenotazione indicato dal medico curante nella ricetta è un elemento determinante per definire l’urgenza di appuntamento che può spaziare tra settantadue ore e centoventi giorni. Una legge nazionale del 1998 prevede infatti che, qualora i tempi prestabiliti non siano rispettati, il cittadino possa richiedere una visita intramoenia in libera professione con gli stessi costi previsti dal Servizio Sanitario Nazionale in regime ordinario. Questo sportello formalizza la prima collaborazione tra FAP Acli, Cittadinanzattiva e Fondazione Arezzo Comunità per affermare una società più equa e senza disparità tra cittadini che possono e cittadini che non possono permettersi di ricorrere alla sanità privata, con l’obiettivo poi di ampliare ulteriormente i servizi congiunti in ulteriori ambiti sociali e sanitari.