Soldi all’Umbria per la Stazione Alta Velocità a Creti: sul piatto i primi 10 milioni di euro. Alberti duro: “Danari pubblici per promesse elettorali”
Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato, durante la riunione di giovedì scorso, lo stanziamento di oltre 80 milioni di euro destinati all’Umbria per finanziare un nuovo programma di interventi infrastrutturali. Tra le opere principali è prevista la realizzazione della stazione AV Medioetruria a Creti, nel comune di Cortona, provincia di Arezzo, in Toscana, in occasione degli 800 anni dalla morte di San Francesco. Con le recenti dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il progetto della stazione ad alta velocità a Creti acquista sempre più concretezza.
Gli interventi previsti mirano a migliorare i collegamenti dell’Umbria a livello nazionale e internazionale, con opere come la stazione AV Medioetruria, l’ampliamento dell’Aeroporto internazionale dell’Umbria, il completamento della Ferrovia Centrale Umbra e infrastrutture legate ai luoghi sacri di San Francesco, in particolare ad Assisi. Dei fondi stanziati, 10 milioni di euro sono destinati al primo stralcio per la costruzione della stazione Medioetruria, situata al confine tra Umbria e Toscana, nella località di Creti, comune di Cortona.
La Regione Umbria ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, che permette di valorizzare il territorio e rafforzarne la connessione con il resto d’Italia, anche in vista delle celebrazioni per gli 800 anni della morte di San Francesco. “Grazie al Governo Meloni e alla collaborazione tra Governo regionale e nazionale, l’Umbria ha ottenuto uno stanziamento di 80,51 milioni di euro per finanziare progetti infrastrutturali come strade, ferrovie e percorsi religiosi,” ha dichiarato Emanuele Prisco, sottosegretario al Ministero dell’Interno e coordinatore regionale di FdI Umbria.
Lo scorso febbraio, durante un’audizione alla Commissione regionale della Toscana, presieduta da Lucia De Robertis, i rappresentanti di Rfi hanno spiegato che, dopo un’iniziale preferenza per Arezzo, Trenitalia e Italo hanno espresso il loro sostegno per la nuova stazione a Creti per motivi di efficienza nei tempi di percorrenza. Il rapporto costi-benefici ha quindi orientato la scelta su Valdichiana Creti.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha però ribadito la sua opposizione alla localizzazione di Creti, affermando che “la stazione non verrà costruita senza un accordo con la Toscana”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli, che ha espresso perplessità riguardo alla scelta di Creti come sede della nuova stazione: “Un’opera come la stazione dell’alta velocità non può essere realizzata in Toscana senza l’accordo con la Regione e noi siamo contrari a questa cattedrale nel deserto“. Baccelli ha inoltre sottolineato l’importanza di una concertazione tra le istituzioni coinvolte, affermando: “Riteniamo fondamentale che la scelta della localizzazione della stazione sia frutto di un processo condiviso, che tenga conto delle esigenze del territorio e delle comunità locali“.
Nel frattempo, il comitato Sava (Stazione Alta Velocità Arezzo) continua a promuovere una petizione per sostenere la localizzazione della stazione AV a Rigutino, nel comune di Arezzo, chiedendo una revisione della decisione su Creti. Domenico Alberti, segretario del comitato: “Sapere dello stanziamento dei primi dieci milioni per la realizzazione di Medio Etruria a Creti impone una riflessione: danari pubblici per finanziare promesse elettorali e realizzare una soluzione monca che escluderebbe la Città di Arezzo e le sue vallate, eccetto la Valdichiana cortonese, resterebbero un danno ingiusto che pagherebbero specialmente le giovani generazioni, eredi di un sistema economico e politico malato, autoreferenziale e lontano dalle necessità del bene comune di tutti. Non è questione soltanto politica, essendo in gioco il futuro di più territori. Le dichiarazioni di Salvini restano gravissime, ancor di più le determinazioni amministrative di quanti nel governo nazionale, regionale e locale permettono una simile follia. Una cosa è certa: Medio Etruria a Creti vuol dire annulla annullamento dei collegamenti veloci da e per la provincia di Arezzo dei prossimi trecento anni“.