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giovedì | 26-12-2024

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Italiani, con problemi economici, in maggioranza donne: oltre 2 mila persone accolte in un anno dalla Caritas. “Mutanti”, il rapporto su povertà e disagio

Presentato, nel Palazzo Vescovile di Arezzo, il Rapporto dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Caritas diocesana di Arezzo, Cortona e Sansepolcro: oltre 2100 le persone accolte nel 2023. Numeri che esprimono le situazioni di bisogno sul territorio, viste nel contesto demografico e socio-economico, cercano di individuare le cause di impoverimento e propongono azioni di contrasto alle povertà. Numeri dietro i quali ci sono storie complesse di sofferenza e fragilità ai quali gli operatori e volontari della Caritas cercano di fare fronte guardando alla persona nel suo complesso, cercando di innescare percorsi di uscita dallo stato di bisogno e autonomia, evitando di limitarsi all’erogazione di beni, servizi e men che meno, denaro. Un lavoro delicato che richiede grande professionalità e motivazione, guidato sempre dalla carità evangelica e che spesso si trova a fare i conti anche con inadeguatezze di alcuni servizi in capo a vari Enti e problematiche strutturali dove non sempre le istituzioni preposte riescono a essere efficaci.

“È importante che la comunità cristiana sia vigile, attenta e capace di osservare – dice il vescovo mons. Andrea Migliavacca, che, come in ogni diocesi, è anche presidente della Caritas diocesana –. Questo rapporto sulla povertà esprime l’attenzione della Chiesa verso la società nel cogliere e segnalare le situazioni di disagio, bisogno, emarginazione e povertà che ci attraversano. Si tratta di un servizio importante che riteniamo di fare anche alla comunità civile ed è come un segno, perché tutti possiamo diventare attenti a cogliere questi segnali di bisogno che chiedono attenzione”.

Nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro nel corso del 2023 sono state 2.105 le persone registrate presso i servizi della Caritas diocesana nei centri diocesani e nei 35 parrocchiali sparsi sul territorio, anche se sono stati 9.203 i contatti visivi e telefonici avuti nel corso dell’anno dal Front Office. Si conferma la forte presenza di persone italiane che con il 33% rappresentano la maggioranza relativa di coloro che si recano agli sportelli Caritas (36,7% nel Cda diocesano), seguite dalle nazionalità del Marocco (13,2%), Romania (9,8%), Albania (6,9%), Bangladesh e Nigeria (5,5%).

La distinzione per fasce d’età dei richiedenti aiuto è abbastanza omogenea, anche se ciascuna di esse rappresenta spaccati su cui riflettere: i giovani fragili, chi è in piena maturità che ha comunque bisogno di un supporto, gli anziani, spesso soli, che si ritrovano senza rete di protezione sociale.

Si conferma nuovamente una maggioranza di donne (55,4%) e lo stato civile lascia intendere che dietro le richieste di aiuto ci sono intere famiglie in difficoltà; infatti il 48,1% è coniugato, divorziato/separato il 15,7% e vedovo/a il 6,2%. Il 35,7% ha dichiarato di avere figli minori a carico, per un totale di 1.341 minori sostenuti indirettamente da Caritas. Ad essi si sommano ulteriori 606 figli maggiorenni ancora a carico delle famiglie, per un totale di 1.947 figli supportati tramite le rispettive famiglie. Il Progetto Sif (Sistema Inclusione Famiglie) attraverso il servizio “Latte e pannolini” attivo per 125 famiglie e 128 bambini, ha per esempio distribuito 1.273 confezioni di pannolini e 119 di latte in polvere; ha fornito sostegno al reddito a 82 famiglie attraverso 138 interventi per 16.752,50 euro e ha garantito sostegno alimentare per 98 persone/famiglie.

In merito alle condizioni abitative il 60,6% di coloro che si sono rivolti alla Caritas diocesana e ai centri parrocchiali vive in affitto e il 61,1% ha dichiarato di essere disoccupato/inoccupato. Fa riflettere che il 19,7% degli utenti ha bisogno di un sostegno nonostante sia occupato e il 7,6% pensionato.

Se guardiamo alle problematiche per le quali le persone hanno chiesto un aiuto, nel corso del 2023 sono state 3.142, con una media di 1,5 problematiche per ogni persona. Un elemento che lascia intendere la grande complessità nell’intervento di aiuto che coinvolge ambiti diversificati, competenze professionali ad ampio raggio da parte degli operatori, necessità di interfacciarsi con numerose e diverse istituzioni del territorio. Sono così suddivise: povertà/problemi economici con il 64,0%; problemi di occupazione/lavoro con il 10,7%; problematiche abitative con il 6,0%; problemi familiari 4,6%; bisogni in migrazione 3,5%; problemi di istruzione 2%; altre problematiche 1,4%; dipendenze 1%; handicap/disabilità 0,7%; detenzione e giustizia 0,5%.

Guardando ai servizi specifici l’ambulatorio medico ha effettuato 433 visite per 113 persone. L’8% di esse sono italiane e potrebbe usufruire dei servizi erogati dal sistema sanitario nazionale.

Sul fronte alimentare sono stati erogati 345 buoni spesa. Le mense hanno dato da mangiare a 140 persone registrate per un totale di 23.328 pasti erogati. Tuttavia, come per la maggioranza dei servizi erogati dalla Caritas, è ben più ampio il numero di persone che ne hanno usufruito, al di là della registrazione formale dell’intervento di aiuto. Nel corso del 2023 sono stati 18.474 kg i prodotti caldi o freschi ritirati presso la grande distribuzione che altrimenti sarebbero stati buttati andando a impattare nella gestione dei rifiuti e redistribuiti nella rete dei servizi Caritas; a questi si aggiungono 10.285 kg di alimenti a lunga conservazione raccolti dalle varie collette alimentari con circa 22.138 kg di alimenti caricati in magazzino nel corso dell’anno (i prodotti freschi/caldi non passano dal magazzino).

Sul fronte dell’accoglienza, la Casa San Vincenzo ha accolto 68 persone, 38 migranti e 30 persone del territorio. Casa Santa Luisa, dedicata a donne/famiglie, ha accolto 23 adulti e 11 minori. Il servizio di accoglienza invernale, che va ben oltre l’essere un semplice dormitorio, nel periodo di apertura dicembre 2023/aprile 2024 ha accolto 29 persone.

L’accoglienza di profughi ha visto 80 persone accolte di cui 44 nuovi inserimenti.

Ulteriori dati sono reperibili nel Rapporto diocesano sulle povertà 2024 scaricabile nel sito www.diocesi.arezzo.itwww.caritasarezzo.it.

Analisi dei Dati 2023

Accessi ai Servizi: Nel 2023, la rete Caritas ha contato 2.105 registrazioni, includendo individui e famiglie. Il dato conferma la presenza di una povertà strutturale, con una prevalenza femminile tra gli utenti (55,4%).

Distribuzione per Nazionalità: La maggior parte degli utenti è di nazionalità italiana (33%), seguita da Marocco (13,2%), Romania (9,8%) e Albania (6,9%).

Provenienza: Il 44% degli utenti risiede ad Arezzo, mentre altri provengono da Casentino (11,1%), Valdichiana (20,4%), e Valdarno (8,5%). La maggior parte degli utenti è disoccupata (61,1%), mentre solo il 19,7% ha un’occupazione regolare.

Condizioni Lavorative: Il 61,1% degli utenti è disoccupato, mentre il 19,7% risulta occupato, segnalando l’emergere della cosiddetta “fascia grigia” della società, formata da persone che, pur lavorando, faticano a mantenere un livello di vita dignitoso.

Problemi Principali: Il 64% delle problematiche riscontrate riguarda difficoltà economiche, mentre altre questioni rilevanti includono occupazione, abitazione e salute.

Condizioni Abitative: Il 60,6% degli utenti vive in affitto, e il 12,2% si trova in condizioni abitative critiche, senza un alloggio stabile o in strutture di accoglienza.

Centro di Ascolto Diocesano: Nel 2023, il centro ha supportato 515 persone, con una prevalenza di registrazioni nella fascia 40-49 anni.

Settore Alimentare: Il progetto “Spesa Sospesa” e la “Mensa Caritas” hanno fornito supporto alimentare a centinaia di famiglie e persone in difficoltà. La mensa ha erogato oltre 23.000 pasti.

Sintesi dati Caritas diocesana e Associazione Sichem – Anno 2023

Nel corso dell’anno 2023 sono state 2.105 le persone e famiglie registrate presso i servizi della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

Di seguito riportiamo una sintesi dei dati raccolti nel corso dell’anno nei centri Caritas diocesani e parrocchiali soffermandoci sui principali dati anagrafici, sulla condizione lavorativa e abitativa e sulle problematiche riscontrate.

Le prime 5 nazionalità rilevate sono: Italia 33,0%; Marocco 13,2%; Romania con il 9,8%; Albania 6,9%; Bangladesh e Nigeria 5,5%.

La distinzione per fasce d’età è la seguente: 40-49 con il 25,3%; 30-39 con il 21,2%; 50-59 con il 20,5%; 20-29 con l’11,1%. Le fasce appartenenti a 60+ rappresentano il 21,3%. Il restante 0,6% è rappresentato da giovani sotto i 20 anni.

Distinzione di genere: femmine 55,4% e maschi 44,6%.

Distinzione per stato civile: coniugato 48,1%; celibe/nubile 29,7%; divorziato/separato 15,7%; vedovo/a 6,2%; non dichiarato 0,3%.

Le condizioni abitative registrate sono: abitazione in affitto 60,6%; edilizia popolare 8,4%; abitazione propria 7,9%; struttura di accoglienza/CAS 7,7%; abitazione amici/familiari 6,1%; senza alloggio 4,5%. Il rimanente 4,8% rappresenta altre tipologie di abitazione (datore di lavoro, baracca, auto, camper, tenda…).

Il 35,7% ha dichiarato di avere figli minori a carico, per un totale di 1.341 minori sostenuti indirettamente. Ad essi si sommano ulteriori 606 figli maggiori ancora a carico delle famiglie, per un totale di 1.947 figli supportati tramite le rispettive famiglie.

Il 61,1% degli utenti ha dichiarato di essere disoccupato/inoccupato1, il 19,7% occupato2, il 7,6% pensionato; il rimanente 11,6% ha dichiarato altre condizioni occupazionali (inabile totale o parziale, invalido, non autorizzato al lavoro…).

Le problematiche registrate nel corso del 2023 sono state 3.142, con una media di 1,5 problematiche per ogni registrazione. Esse sono così suddivise: povertà/problemi economici con il 64,0%; problemi di occupazione/lavoro con il 10,7%; problematiche abitative con il 6,0%; problemi familiari 4,6%; bisogni in migrazione 3,5%; problemi di istruzione 2,0%; altre problematiche 1,4%; dipendenze 1,0%; detenzione e giustizia 0,5%; handicap/disabilità 0,7%.

CdA diocesano: 515 persone/famiglie registrate (36,7% italiani e 63,3% stranieri).
Front Office: 9.203 contatti visivi e telefonici.
Progetto SIF (Sistema Inclusione Famiglie): servizio latte e pannolini attivo per 125 famiglie e 128 bambini (1.273 confezioni di pannolini e 119 di latte in polvere); sostegno al reddito a 82 famiglie (138 interventi per 16.752,50 euro); sostegno alimentare per 98 persone/famiglie.
Ambulatorio medico: 433 visite effettuate per 113 persone nominali, 92,0% stranieri.
Buoni spesa: 345 buoni erogati.
Mense: 140 persone nominali registrate, 23.328 pasti erogati.
Alimenti: 18.474 kg di prodotti caldi o freschi ritirati; 10.285 kg di alimenti a lunga conservazione dalle collette alimentari; circa 22.138 kg di alimenti caricati in magazzino nel corso dell’anno (i prodotti freschi/caldi non passano dal magazzino).
Casa San Vincenzo: 68 persone accolte, 38 migranti e 30 persone del territorio.
Casa Santa Luisa: 23 adulti e 11 minori accolti.
Dormitorio invernale: 29 persone accolte nel periodo di apertura dicembre 2023/aprile 2024
Accoglienza profughi: 80 persone accolte di cui 44 nuovi inserimenti nel 2023.
Caritas parrocchiali: 35 parrocchie hanno partecipato alla raccolta dati.

1 La voce disoccupato comprende tutte le persone in cerca di prima o nuova occupazione e persone inoccupate (casalinghe, studenti…)
2 La voce occupato comprende anche le persone che si trovano in cassa integrazione

Il “Rapporto povertà 2024” redatto da Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, intitolato “Mutanti”, analizza la crescente complessità e diffusione delle povertà sul territorio aretino. Il termine “mutanti” riflette le trasformazioni rapide e spesso inaspettate che possono portare le persone dalla sicurezza economica alla vulnerabilità sociale. La relazione evidenzia come i fenomeni di povertà siano influenzati non solo da situazioni personali, ma anche da cambiamenti economici e sociali a livello globale, quali inflazione e precarietà lavorativa.

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