Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, tutte le iniziative a San Giovanni Valdarno
In occasione del 25 novembre numerose le iniziative organizzate nella città del Marzocco: dalla visita alle panchine rosse alle mostre, dalle presentazioni di libri, agli spettacoli teatrali, dalle raccolte benefiche al concorso di scrittura e arti figurative
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per promuovere attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su un grave problema, purtroppo ancora presente in tutte le società.
La data segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani celebrata il 10 dicembre di ogni anno, proprio per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
San Giovanni Valdarno si prepara al 25 novembre con una serie di interessanti iniziative che coinvolgono ambiti e pubblici differenti.
Alla conferenza stampa di presentazione in ex sala giunta, erano presenti il sindaco Valentina Vadi, l’assessore alle pari opportunità Laura Ermini, la presidente della Consulta pari opportunità del comune di San Giovanni Valdarno Daniela Spitoni, la vice presidente dell’associazione Pronto Donna Paola Landini, l’artista Marco Brogi che ha donato un’opera, Viviana Morini e Valerio Cappellini del gruppo Amentia di Paro Paro, Sandra Stanghellini, curatrice della mostra “Anima in fiore” e Silvano Alpini della sezione soci Coop di San Giovanni Valdarno. Hanno collaborato anche Agrimen cooperativa sociale, Cia agricoltori italiani, Casa della Carta e il Concerto comunale.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è un momento di riflessione, di confronto e di azione.
“La violenza contro le donne – hanno commentato il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alle pari opportunità Laura Ermini – non è un problema privato, ma una ferita aperta nella nostra società dove, purtroppo, ogni giorno troppe donne subiscono abusi fisici, psicologici, economici o digitali. Senza contare che spesso, queste violenze avvengono nei luoghi che dovrebbero essere più sicuri, vale a dire le mura domestiche. In una data così simbolica il silenzio non può essere un’opzione. Dobbiamo parlare, ascoltare e agire ed è fondamentale educare le nuove generazioni al rispetto, lavorare per abbattere stereotipi di genere e costruire una cultura basata sull’uguaglianza. Come comunità, abbiamo una responsabilità: essere una rete di supporto per chi subisce violenza, dobbiamo sostenere i centri antiviolenza, garantire risorse adeguate e promuovere leggi che tutelino le vittime. Oggi, il nostro impegno non deve limitarsi a questa sala o a un momento simbolico ma deve essere un impegno quotidiano, perché nessuna donna debba mai più aver paura di essere sé stessa”.
Nella mattina di lunedì il sindaco e l’assessore alle pari opportunità faranno visita alle quattro panchine rosse presenti nel comune (viale Diaz, piazza della Pace, Ponte alle Forche Porcellino, Lungarni) dove deporranno un fiore. Le panchine rosse sono ormai diventate un simbolo, elementi che colpiscono e spingono a riflettere, un segno permanente di memoria e speranza per ricordare che ancora troppe donne sono vittime di violenza.
Il pomeriggio, sempre del 25, dalle ore 16 in piazza Masaccio la Consulta per le pari opportunità, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha allestito uno stand dove, chi vorrà, potrà acquistare un vaso di fiori donato da Agrimen cooperativa sociale e Cia agricoltori italiani. “Piantala”, il nome dell’iniziativa che, oltre a raccogliere fondi per le iniziative della Consulta, mira a informare e far rete.
“Ogni anno – le parole della presidente della Consulta pari opportunità di San Giovanni Valdarno Daniela Spitoni – i dati sui femminicidi raccontano una situazione allarmante, che colpisce trasversalmente tutta la popolazione femminile, senza alcuna distinzione e senza alcun collegamento con fenomeni migratori. Dati preoccupanti riguardano anche i giovani, con 1 adolescente su 5 che non riconosce la violenza sulle relazioni sentimentali. E’ quindi necessario mantenere alta l’attenzione sul tema con azioni concrete ed è per questo che anche quest’anno, la Consulta Pari opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno ha deciso di portare in piazza, fra le persone, un messaggio forte e chiaro: Piantala! contro la violenza sulle donne”.
Nell’occasione sarà inoltre presentata la quinta edizione del concorso di scrittura e arti figurative 2024/2025 “ O’pport’unità “ organizzato dalla Consulta per le Pari Opportunità del Comune, in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Tema di quest’anno è “Oltre le differenze” e sarà possibile partecipare, oltre che con degli scritti, anche con opere figurative come disegno, pittura, fumetto e fotografia. La consegna degli elaborati potrà essere effettuata dal 25 novembre 2024 al 20 gennaio 2025.
E’ aperta da martedì 19 novembre la mostra allestita alla Pieve di San Giovanni Battista “Anima in fiore” a cura di Sandra Stanghellini che espone i dipinti di Adriano Buldrini. E il giorno 25 novembre alle 16,30 partirà una sfilata organizzata dalla sezione soci Coop di San Giovanni che, dalla stazione, raggiungerà la pieve di San Giovanni Battista dove sarà reso omaggio alla giornata del 25 novembre. Parteciperanno il sindaco Valentina Vadi, l’assessore Laura Ermini, i componenti della consulta, la curatrice della mostra e chiunque vorrà prendere parte all’iniziativa. Alle ore 21 l’autore Adriano Buldrini presenterà il libro “Spazio sacro” e dialogherà con i presenti. La mostra, organizzata in collaborazione con la sezione soci Coop di San Giovanni Valdarno, Esseci Art e il fotoclub Il Palazzaccio e con il patrocinio del comune, è aperta tutti i giorni dalle 16,30 alle 19,30.
Infine, alle ore 21, nella sala della musica in piazza della Libertà, andrà in scena lo spettacolo “Siamo una coppia perfetta” a cura del gruppo Amentia teatro dell’associazione Paro Paro. Una performance composta da letture e arricchita con musica dal vivo. Saranno lette poesie di Alda Merini, Dacia Maraini e Booke Hampton con musica e voce di Katiuscia Merli. La regia è affidata a Viviana Morini e Matteo Lucarini con la partecipazione di Francesca Ciardi, Filippo Guerrini, Viviana Morini e Valerio Cappellini. L’ingresso è ad offerta e il ricavato sarà devoluto all’associazione Pronto Donna, associazione di volontariato formata da socie e collaboratrici che operano in Rete con altre Associazioni ed Istituzioni per apportare strumenti di tutela contro ogni forma di violenza sulle donne.
“L’Associazione Pronto Donna – ha dichiarato la vice presidente Paola Landini – è orgogliosa di poter partecipare all’evento organizzato dal Comune di S. Giovanni Valdarno in una giornata come il 25 novembre. Sensibilizzare la società civile al contrasto della violenza di genere è volontà e progetto preminente non solo per la nostra associazione, ma anche di tutte le istituzioni che fanno parte della rete provinciale antiviolenza. Il nostro impegno quotidiano da sempre vuole essere un giorno di celebrazione, 365 giorni di lotta e contrasto alla violenza contro le donne”.
Durante la conferenza stampa l’artista sangiovannese Marco Brogi ha donato al comune un’opera realizzata appositamente per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne “Quello che gli uomini non dicono”: un “Ti amo” scritto in rosso e accerchiato da frasi sessiste e offensive. “Penso all’amore spesso – dice l’artista – ho passato gran parte della vita a cercarlo o nel tentativo di tenerlo vicino. Il ti amo è sempre stato un punto di svolta: da quel momento in poi le cose si fanno davvero serie. Dietro a quelle due parole ci sono una serie di promesse implicite importanti: promesse di rispetto, di cura, di attenzioni, di fedeltà. Ma l’amore è, purtroppo, usato per giustificare comportamenti e azioni disumane, ed il “ti amo” diventa vessillo sotto il quale ossessione, senso del possesso, gelosia e violenza si annidano. Ho voluto rappresentare proprio questa seconda parte, quel “ti amo” che diventa sangue e dolore, e le frasi che le persone utilizzano nascondendosi dietro lo scudo dell’amore, perché “amare troppo” torni ad essere fiori tra i capelli e non su delle bare”.
L’opera sarà collocata di fianco al banco della consulta il 25 novembre in piazza Cavour e successivamente esposta a Palomar, casa della cultura.