Un Arezzo incostante rianima il Perugia. Troise: “C’è da chiedere scusa al popolo aretino”. Guccione: “Hanno fatto bene a fischiarci”

“Dal primo minuto abbiamo impattato male, hanno corso di più, sono stati più cattivi, hanno messo dentro quell’atteggiamento che serve in un derby”. E’ un’analisi senza appello quella dell’allenatore amaranto Emanuele Troise al termine di Perugia-Arezzo 2-0. “La partita non è stata facilitata dalla partenza sotto tono, anche per quanto riguarda l’aspetto tattico, però c’era tempo per recuperare. Abbiamo cercato di smuovere qualcosa, ma non è bastato“. “Poche parole – dice ancora Troise – perchè ancora una volta non siamo riusciti a dare quella continuità che serve, nonostante ci fosse una storia in palio in un derby sentito dai tifosi. Nemmeno questo ci ha aiutato, oltre all’entusiasmo della partita di domenica“. Come mai questo impatto negativo col match, eppure erano gli stessi undici che avevano giocato col Pescara. “Durante la settimana abbiamo lavorato sul concetto del derby, non dovevamo abbassare la tensione al cospetto di un avversario che stava vivendo un momento difficile, ma ha dei valori e non era una partita scontata. Abbiamo cercato di curare ogni dettaglio, ma i primi quindici minuti hanno condizionato. C’è dell’altro: è una questione di mentalità, di ambizione, di rimanere sempre con la tensione alta“. C’è da lavorare dal punto di vista psicologico: “In questo momento mi viene da chiedere scusa al popolo aretino, dobbiamo lavorare per creare quella mentalità costante per dare il via a una stagione che è nelle potenzialità di questa squadra“.

Filippo Guccione: “Abbiamo alti e bassi importanti, dispiace perchè sapevamo dell’importanza della partita. Stasera dobbiamo chiedere scusa alla piazza, ai tifosi, perchè erano in tanti. Il primo tempo lo abbiamo regalato, il secondo abbiamo giocato, bravo il loro portiere, poi ci siamo fatti gol da soli e ci siamo segati le gambe“. Non è la prima volta che l’approccio alla gara condiziona il resto del match: “Abbiamo già avuto inizi così, poi non è mai facile recuperare quando sei in svantaggio. Dobbiamo lavorare perchè mercoledì abbiamo un’altra gara importante“. I fischi sotto la curva: “Brutta sensazione, sappiamo quanto ci tengono, ma stasera hanno ragione, dobbiamo solo lavorare e rendere questa gente orgogliosa di quello che facciamo“.

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