Il 25 novembre e la questione conciliazione lavoro – famiglia

Perché il 25 Novembre è importante anche parlare di conciliazione lavoro – famiglia?

La conciliazione tra lavoro e famiglia è una questione che richiede un’attenzione urgente da parte della politica, soprattutto in territori come il Casentino, dove la realtà sociale ed economica sta cambiando rapidamente. La politica locale, purtroppo, non ha ancora posto sufficientemente al centro di agende e iniziative una risposta concreta ai bisogni delle famiglie, molte delle quali si trovano a fronteggiare quotidianamente sfide sempre più complesse.

Silvia Rossi, capogruppo della Lista di Comunità, sottolinea come il supporto familiare, un tempo garantito da un modello di nuclei estesi, non sia più sufficiente a far fronte alle esigenze quotidiane. Le famiglie sono più piccole, la popolazione invecchia e le giovani coppie si ritrovano spesso ad affrontare una realtà che le costringe a fare scelte difficili.

Il carico di responsabilità che gravita sulle donne è particolarmente pesante. Marta Mancianti, consigliera di Lista di Comunità, rileva come a volte le donne in particolare siano costrette a rinunciare al lavoro o a ridurne gli orari per mancanza di soluzioni adeguate, non per scelta ma per necessità. “Garantire alle donne la possibilità di scegliere senza costrizioni è fondamentale per promuovere una vera parità, oltre a contrastare fenomeni di violenza economica e sociale” afferma Mancianti.

In un contesto in cui il 26% della popolazione bibbienese ha più di 65 anni e le giovani famiglie sono in diminuzione (Istat 2023), la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia si acuisce, soprattutto per chi non dispone di una rete familiare di supporto. Il carico di lavoro, spesso invisibile, è uno dei maggiori ostacoli per chi vive in una valle che invecchia e perde abitanti. “Le politiche locali devono prevedere soluzioni pratiche e sostenibili per tutti, giovani e anziani. Non basta aprire un nido, è necessario immaginare spazi flessibili che permettano alle famiglie di conciliare il lavoro con le esigenze quotidiane”, aggiunge Silvia Rossi.

Per il futuro del Casentino, è necessario sviluppare politiche che favoriscano non solo l’accesso al lavoro, ma anche un sistema di servizi a sostegno delle famiglie, creando una rete di supporto solida e durevole. Servono misure che incentivino la flessibilità lavorativa, che garantiscano l’accesso ai servizi per tutti e che promuovano l’integrazione intergenerazionale, come nel caso di spazi di incontro tra giovani e anziani.

“Siamo convinti che un investimento concreto nella conciliazione lavoro-famiglia non sia solo una questione di giustizia sociale, ma un passaggio obbligato per il benessere del territorio e dei suoi abitanti, oltre che una delle poche forme efficaci di contrasto alla denatalità” conclude Rossi.

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