Un Fiocco Rosso per un mondo senza violenza: il progetto educativo di Capolona e Subbiano

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i Comuni di Capolona e Subbiano hanno avviato il progetto educativo “Un Fiocco Rosso per un Mondo senza Violenza”, coinvolgendo gli studenti delle classi terze della scuola media Garibaldi. L’iniziativa, realizzata grazie all’Associazione No Mad, ha preso forma attraverso un laboratorio didattico-culturale volto a sensibilizzare i giovani sul tema della violenza di genere.

Il simbolo dei fiocchi rossi
Gli studenti hanno realizzato a mano dei fiocchi rossi, simbolo di rifiuto della violenza e segno tangibile di speranza e rispetto. Questi fiocchi saranno esposti nei luoghi pubblici dei due territori, a partire dalle Panchine Rosse installate nelle piazze centrali. Alcuni saranno portati a casa dagli stessi ragazzi e posizionati nei loro quartieri, con l’obiettivo di riempire i paesi di questi messaggi simbolici per il 25 novembre.

Paola Vignaroli, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Garibaldi, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere i giovani: “I futuri cittadini di domani si costruiscono oggi. Attraverso i fiocchi rossi, i ragazzi hanno espresso il loro desiderio di cambiamento, portando un messaggio di rispetto e speranza in tutto il territorio.”

Un laboratorio per riflettere
Il laboratorio, ispirato alla tradizione artigianale del filare insieme, ha rappresentato un’occasione per promuovere l’idea di complicità e normalità tra ragazzi e ragazze. Durante l’attività, i partecipanti hanno letto e discusso storie di femminicidi e violenze avvenute nel corso dell’anno, confrontandosi sull’universalità del problema, indipendente da età o ceto sociale.

Silvia Martini, docente e Presidente di No Mad, ha dichiarato: “Nel fare qualcosa di concreto, come realizzare questi fiocchi, i ragazzi hanno superato la semplice teoria. Sono rimasti colpiti dalla crudeltà di alcune storie e questo li ha spinti a riflettere più profondamente su quanto sia importante agire per cambiare.”

Il ruolo delle istituzioni
Anche le amministrazioni locali hanno sottolineato l’importanza di educare i giovani al rispetto e al riconoscimento della violenza. Mario Francesconi, Sindaco di Capolona, ha ribadito l’urgenza di incoraggiare le donne a denunciare: “Molte situazioni degenerano a causa del silenzio. È fondamentale dare loro il coraggio di aprirsi e chiedere aiuto.”

Ilaria Mattesini, Sindaca di Subbiano, ha evidenziato l’aspetto educativo del progetto: “Questo è il momento cruciale per insegnare ai ragazzi a costruire relazioni basate sul rispetto e per dare alle ragazze gli strumenti per riconoscere atteggiamenti lesivi. Educare alla parità e al rispetto inizia nelle famiglie e si rafforza con l’impegno delle istituzioni.”

Il contributo di Pronto Donna
Alla giornata ha partecipato anche Pronto Donna, rappresentato dalla vicepresidente di Arezzo, Paola Landini, che ha consegnato volantini informativi con il messaggio “Sottrarsi alla violenza si può, insieme è più facile”, distribuiti nei bagni delle scuole per offrire uno spazio discreto in cui leggere e trovare supporto.

“Partire dai bambini e dai ragazzi è essenziale per costruire una società civile attenta al rispetto e alla diversità,” ha spiegato Landini. “Ogni giorno dovrebbe essere un 25 novembre: 365 giorni di contrasto alla violenza contro le donne.”

Un messaggio per il futuro
“Un Fiocco Rosso per un Mondo senza Violenza” rappresenta un passo concreto verso una maggiore consapevolezza e un cambiamento culturale. Attraverso l’educazione e il coinvolgimento diretto, i giovani di Capolona e Subbiano stanno diventando portavoce di un messaggio fondamentale: la violenza si può e si deve fermare, partendo dal rispetto reciproco e dalla costruzione di relazioni sane e paritarie.

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