Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

giovedì | 12-12-2024

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Comunicazione non violenta nella coppia, in Valdarno l’incontro aperto alla cittadinanza

Il 9 dicembre all’Auditorium ospedale Santa Maria alla Gruccia. L’evento è organizzato dall’Asl Toscana sud est in sinergia con lo Sportello d’ascolto per uomini maltrattanti (Sam)

Imparare a gestire i conflitti nella coppia e promuovere una comunicazione non violenta. Saranno questi gli argomenti al centro di un incontro aperto alla cittadinanza in programma lunedì 9 dicembre all’auditorium dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia. L’evento è organizzato dall’Unità funzionale attività consultoriali Valdarno in collaborazione con l’Unità funzionale assistenza sociale Valdarno, SerD Valdarno e Sportello d’ascolto per uomini maltrattanti (Sam) di Coeso.
L’incontro si svolgerà a partire dalle 15.00 e sarà tenuto dalla responsabile Ostetrica dell’Unità funzionale attività consultoriali della zona distretto del Valdarno, Stefania Mugnai, dallo psicologo Marco Cinci e dall’assistente sociale Emanuela Palazzi, entrambi del Sam.
L’incontro è rivolto, in particolare, alle coppie che sono in procinto di diventare genitori o che lo sono già da qualche mese: «Questo evento nasce dalla volontà di promuovere un sano approccio relazionale durante la prima, delicata fase della genitorialità – sottolinea la dott.ssa Mugnai – questi momenti, per quanto bellissimi, possono modificare gli equilibri di coppia ed è importante imparare ad agire prima per evitare conflittualità che possono anche sfociare in manifestazioni violente. Per questo riteniamo necessario un dialogo aperto con i neo genitori o con coloro che si stanno preparando alla nascita di un figlio per offrire alcuni strumenti utili per affrontare con serenità i cambiamenti e le nuove dinamiche che possono avvenire nella coppia».
«La prevenzione della violenza è un tema complesso quanto necessario – evidenzia la direttrice della zona distretto Valdarno, Stefania Magi – utile a intraprendere un percorso di consapevolezza che eviti di portare alle manifestazioni di conflitti violenti».

Articoli correlati