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giovedì | 02-01-2025

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Qualità della vita, Arezzo risale: export al top, male sicurezza sul lavoro, ambiente e innovazione. Poche opportunità per i giovani

Le Province toscane escono con le ossa rotte dalla tradizionale classifica della qualità della vita pubblicata dal Sole 24 Ore. Arezzo guadagna 4 posti rispetto allo scorso anno, dalla 45^ alla 41^ posizione. Da noi brilla l’export, dove Arezzo è sul podio, ma il tasso di infortuni sul lavoro, sia mortali che con inabilità permanente totale, ci penalizza. E attenzione all’ambiente e ai servizi (-16 posizioni). La provincia di Arezzo non eccelle in quanto a innovazione, che poi si traduce in opportunità professionali soprattutto per i giovani, fattore che va a deprimere la voce “Affari e lavoro”, dove scivoliamo di 9 posizioni, fino al 44° posto.

A livello nazionale, Bergamo per la prima volta vince l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9ª), scendono di diverse posizioni: Milano è 12ª, Firenze 36ª (perde ben 30 posti) e Roma al 59° posto. Il Sud rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera.

Le province toscane escono decisamente depresse dalla classifica 2024 sulla Qualità della Vita, pubblicata dal Sole 24 Ore. Basata su 90 indicatori – alcuni dei quali introdotti quest’anno, come il rischio idrogeologico, la cassa integrazione, il trend del PIL e le disuguaglianze reddituali – l’indagine mira a rappresentare i cambiamenti in corso nel Paese.

Nessuna provincia toscana compare tra le prime dieci. La migliore performance è di Siena, che si posiziona al 15° posto, guadagnando ben 15 posizioni rispetto al 2023.

Seguono Prato, stabile al 31° posto, e Pisa, che scende al 34°, perdendo 13 posizioni. Un vero e proprio tracollo è quello di Firenze, che precipita al 36° posto: nel 2022 era terza e nel 2023 sesta. Questo calo è attribuibile a indicatori come il tasso di criminalità, l’alto costo degli affitti in rapporto al reddito e le crescenti disuguaglianze economiche tra i cittadini.

Arezzo, invece, migliora lievemente, guadagnando quattro posizioni e attestandosi al 41° posto. Grosseto segna un significativo avanzamento al 56° posto (+18), mentre Pistoia e Livorno guadagnano rispettivamente tre e quattro posizioni, collocandosi al 61° e al 62° posto. Lucca, al contrario, perde terreno e scivola al 68° posto (-5 rispetto al 2023).

La classifica evidenzia un quadro complesso per la Toscana, con risultati contrastanti tra le diverse province e un arretramento significativo di Firenze, che fino a pochi anni fa era un punto di riferimento per la qualità della vita a livello nazionale.

La Provincia di Arezzo si posiziona al 41° posto su 107 province, migliorando il ranking rispetto alla precedente rilevazione di 4 posizioni (nel 2023 era 45^). In Toscana si piazza al quinto posto dopo Siena, Prato, Pisa e il capoluogo.

Una fotografia di luci e ombre
Arezzo mostra un miglioramento complessivo nella qualità della vita, pur evidenziando aree di criticità, in particolare sulla sicurezza sul lavoro e sull’ambiente. Con un’economia solida trainata dall’export e un costante impegno nell’innovazione, il territorio aretino ha margini di crescita per affrontare le sfide ancora aperte.

Arezzo, un’eccellenza nell’export
Arezzo si distingue a livello nazionale per il suo contributo all’export rispetto al prodotto interno lordo, conquistando il secondo posto in questa categoria. Questo primato è trainato dall’industria dell’oreficeria e della gioielleria, favorita anche dall’alto valore dell’oro.

Un grave punto critico: la sicurezza sul lavoro
Sul versante negativo, Arezzo si colloca al 105° posto per il tasso di infortuni sul lavoro, sia mortali che con inabilità permanente totale. Nel 2022, sono stati registrati 19 episodi ogni 10.000 occupati, ben al di sopra della media nazionale di 11.

La posizione di Arezzo nelle aree tematiche prese in considerazione:

Ricchezza e consumi: 28° posto (+15 posizioni), grazie all’aumento del valore aggiunto pro capite e del prezzo medio degli immobili. Resta tuttavia negativo il dato sui canoni di locazione.
Giustizia e sicurezza: 34° posto (+8), con alcuni indici in miglioramento, anche se permangono criticità legate a stupefacenti, violenze sessuali e furti d’auto.
Demografia, società e salute: 39° posto (+11), segno di un miglioramento generale.
Cultura e tempo libero: 57° posto (+2), evidenziando un leggero incremento nell’offerta culturale.
Affari e lavoro: 44° posto (-9), penalizzato dalla diminuzione delle startup innovative.
Ambiente e servizi: 44° posto (-16), con criticità legate all’aumento delle auto immatricolate e ai livelli di polveri sottili nell’aria.

La classifica approfondisce anche aspetti specifici come il clima e la qualità della vita per diverse fasce di età:

Clima: Arezzo è 59ª per ore di soleggiamento, 86ª per ondate di calore e 22ª per eventi estremi.
Popolazione: 17ª per la qualità della vita dei bambini, 38ª per i giovani e 48ª per gli anziani.
Qualità della vita delle donne: crescono l’occupazione femminile (+5,8%) e il numero di amministratrici comunali (+9%), mentre diminuisce dello 0,8% la presenza di imprese femminili.

Foto da Arezzomedia

 

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