Il caring come orizzonte professionale per i futuri infermieri
L’assemblea degli iscritti dell’Ordine di Arezzo è stata l’occasione per un confronto sul prendersi cura come visione e come prassi della professione infermieristica
L’assemblea degli iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Arezzo come occasione di confronto sui temi del futuro della figura degli infermieri nel lavoro di cura e nel rapporto con i pazienti. Quella che si è svolta nell’auditorium dell’ospedale San Donato non è stata la classica, per quanto importante, riunione di fine anno con l’approvazione del bilancio, come spiega il Presidente Giovanni Grasso. “Abbiamo voluto fornire a tutti i colleghi un’opportunità per confrontarsi partendo dai temi oggetto del libro ‘Caring: dalla visione agli esiti assistenziali. Riformare le prassi dell’infermiere’ scritto a quattro mani da Vianella Agostinelli, Direttrice del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche dell’Asl Toscana sud est, e Giuliana Morsiani, dottoressa di ricerca e formatrice in Ausl Modena, che hanno partecipato all’incontro. Il concetto di Caring, il prendersi cura, è stato il punto di partenza dal quale le autrici hanno sviluppato una riflessione sul ruolo e sulle prassi dell’infermiere e delle altre professioni sanitarie, frutto delle esperienze professionali e gestionali maturate nelle realtà organizzative in Emilia-Romagna e in Toscana. Abbiamo avuto il piacere di poter ospitare per questa occasione il professor Ivan Cavicchi, docente di sociologia delle organizzazioni sanitarie e di filosofia della medicina dell’Università di Tor Vergata e autore di numerosi libri sul tema della sanità in Italia. Da lui abbiamo ricevuto tanti stimoli inerenti al dibattito sull’evoluzione del ruolo dell’infermiere nell’organizzazione sanitaria ma, più in generale anche sulla sanità pubblica nel nostro paese, argomento anche del suo libro più recente, dal significativo titolo ‘salviamo la sanità’, uscito nel mese di ottobre”. Dopo la lectio del professor Cavicchi ci sono state le relazioni delle autrici, che hanno illustrato la loro visione che pone al centro la relazione e non solo la persona in una nuova dimensione che consenta di ripensare la professione dall’interno verso l’esterno e restituire propulsione e innovazione a quel concetto universalistico del ‘prendersi cura’ che è il cardine su cui ruota l’universo dell’infermieristica. I successivi interventi, che hanno tracciato il quadro della formazione degli infermieri e dell’organizzazione del loro lavoro nella Asl Toscana Sud Est, hanno visto protagonisti Silvana Mecheroni, Fulvia Marini, Alberto Moretti e Palmiro Ravai.