Domenico Alberti: “Il mio impegno per la Stazione Alta Velocità e non solo”
Da ormai tre anni il comitato Stazione Alta Velocità Arezzo si batte perché le Province di Siena, Arezzo e Perugia siano collegate col resto d’Italia e d’Europa. Non solo: il comitato SAVA, nato per sostenere la stazione Alta Velocità a Rigutino, conferma un impegno a tutto tondo al fianco delle imprese, dei giovani e delle famiglie in difficoltà. Il segretario Domenico Alberti torna a sensibilizzare tutta la politica locale, in modo trasversale.
Domenico, quando nasce questo impegno?
“Dal Natale 2021 ho avvertito la necessità e l’urgenza di sostenere la petizione popolare lanciata a Bruxelles da Matteo Galli e poi portata avanti anche grazie a Stefano Chiassai, Claudia Ciampoletti, Antonio Tremori, Laura Stanganini, Luca Scarpettini, Samanta Cavini, Alessandro Ghezzi, Erica Cardeti e tantissimi altri giovani. Ho accettato di mettere sul piatto della politica italiana anche la derisione, personali mortificazioni e tante pacche sulle spalle. Spesso ricevute da autorevolissimi personaggi di differenti partiti. Fino alla identificazione e schedatura della digos durante un incontro col ministro dei trasporti”.
Cosa chiede alla politica locale e regionale sulla vicenda della Stazione Alta Velocità?
“Confermo grande attenzione al tema, auspico interventi sostanziali e la convergenza unanime su Rigutino, che è e resta la soluzione più logica, da parte di Eugenio Giani, Vincenzo Ceccarelli, Alessandro Ghinelli ed alcuni giovani che in differenti schieramenti stanno affermandosi. Confido che possano diventare protagonisti attivi e concreti della vita politica”.
Qual è l’augurio?
“Da cittadino, lavoratore ed ancora studente, avverto la necessità di restare al fianco delle aziende e dei giovani in difficoltà. Anni, questi, intanto difficili in quanto appesantiti dall’assenza di misure ed opere straordinarie di rilancio economico e sociale. Un’impresa a settimana è cancella dal registro imprese. Nell’era della neutralità carbonica, dell’intelligenza artificiale e dell’oscillazione del metallo. Il carrello della spesa è esploso per molte famiglie. L’inflazione e l’economia di guerra sembrano lontane, ma non è così”.
Un impegno anche per le generazioni future
“Con ogni mio limite, con tutti gli amici del comitato SAVA continuo a portare avanti questo volontariato. Come lo dovessi dedicare ad un coetaneo. Anche di domani”.
Tanto tempo per gli altri, quello che lei definisce “bene comune”. Quali sono gli esiti?
“Sto dedicando a servizio del bene comune di tutti un impegno inimmaginabile. Rappresentato da oltre ottomila firme, due interrogazioni parlamentari, cinque eventi pubblici, centonovantanove comunicati stampa, cento settantaquattro incontri istituzionali e tre distinti studi universitari. Insieme a mesi ed anni sottratti allo studio, al lavoro ed al tempo libero. Fra i binari, le stanze della politica e le scuole”.