Monte San Savino: frenata sull’abolizione del “Porta a Porta”
Con la fine del 2024 ormai alle porte, è tempo di bilanci anche per l’Amministrazione di Monte San Savino, guidata dalla Giunta Bennati, che si trova a metà del proprio mandato. Il Gruppo consiliare di minoranza “Per Monte San Savino con Antonio Marzullo” ha espresso un giudizio critico su quella che viene definita una sostanziale inversione di rotta rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale.
“La promessa elettorale mancata: l’abolizione del “Porta a Porta”
Il primo punto del programma della coalizione vincente era chiaro: “Abolizione del Porta a Porta”. A distanza di due anni e mezzo, secondo la minoranza, non solo questo obiettivo non è stato raggiunto, ma si è assistito a un ripensamento totale delle strategie sulla gestione dei rifiuti.
In una recente interrogazione consiliare, il gruppo di opposizione ha chiesto chiarimenti su vari aspetti della gestione dei rifiuti, tra cui:
L’andamento della raccolta differenziata.
Le azioni per contrastare l’abbandono dei rifiuti e migliorare l’informazione ai cittadini.
Gli interventi per ottimizzare i costi nell’ambito dell’ATO Toscana Sud.
Le risposte che lasciano perplessi
Dalle risposte ottenute dall’Amministrazione, emergono alcune contraddizioni che, secondo il gruppo di minoranza, testimoniano una sostanziale marcia indietro rispetto agli impegni presi:
Nessuna “battaglia dei rifiuti”
L’Amministrazione ha ammesso che il sistema va riformato, ma in due anni e mezzo non sono state attuate modifiche significative.
Percentuali di raccolta differenziata ottime (77,03%)
Monte San Savino risulta essere il comune più virtuoso della Valdichiana e il secondo in provincia. Tuttavia, questo risultato è frutto del sistema attuale di raccolta, non di interventi dell’Amministrazione.
Disservizi sotto controllo
L’Amministrazione sostiene che non esistano significativi disservizi, ma la minoranza sottolinea come i problemi permangano, seppur con minore esposizione mediatica rispetto al passato.
Un ufficio più vicino ai cittadini
È stato spostato l’ufficio competente per agevolare i cittadini. Una misura positiva, certo, ma che non incide minimamente sull’obiettivo dichiarato di abolire il “Porta a Porta”.
Un cambio di strategia con le ministazioni ecologiche
Sono state create tre ministazioni ecologiche, utilizzabili però solo due volte al mese. Inoltre, l’Amministrazione ha comunicato all’ATO Toscana Sud l’intenzione di aumentare la raccolta stradale, riducendo il “Porta a Porta”, ma solo nei centri urbani più densi e a patto che ciò porti a risparmi concreti senza intaccare la qualità della raccolta differenziata.
Migliorare la qualità della raccolta
Pur riconoscendo l’elevata percentuale di raccolta differenziata, si evidenzia la necessità di migliorare la qualità dei materiali raccolti, attraverso future campagne informative. Un’iniziativa che, sottolinea la minoranza, era già stata suggerita nel corso dell’interrogazione consiliare.
Un bilancio a metà mandato che sa di retromarcia
Il Gruppo di Minoranza evidenzia come, alla prova dei fatti, l’Amministrazione Bennati abbia sostanzialmente ribaltato la propria posizione iniziale. Il “Porta a Porta”, che in campagna elettorale era stato dipinto come il principale problema nella gestione dei rifiuti, non è stato abolito, ma al massimo oggetto di piccoli ritocchi marginali.
La realtà è che il sistema attuale è stato mantenuto e, se oggi Monte San Savino può vantare ottime percentuali di raccolta differenziata, è grazie alla continuità con il metodo che l’Amministrazione stessa aveva promesso di superare.
La minoranza conclude il proprio intervento con una considerazione amara: “Straordinario bilancio a oltre metà mandato: totale inversione di marcia, magnificando i risultati della raccolta differenziata ottenuti con il sistema di raccolta “Porta a Porta” che, per fortuna, non è stato cambiato”.
Resta da vedere se, nei prossimi due anni, l’Amministrazione saprà dare seguito alle promesse fatte o se questa inversione di rotta rappresenterà il tratto distintivo del mandato Bennati”.