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lunedì | 20-01-2025

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Dakar, passerella finale per Marrini. Lucci, tutto storto

Stefano Marrini al gran finale della Dakar 2025. Il pilota aretino, dopo due settimane di guida in Arabia Saudita, è giunto alla tappa conclusiva di Shubaytah. Venerdì 17 gennaio sarà caratterizzato da una passerella di duecento chilometri verso traguardo e premiazioni. Paolo Lucci cade: il pilota sta bene, ma la moto rimane danneggiata e non potrà terminare la competizione.

Stefano Marrini al gran finale della Dakar 2025. Il pilota aretino, dopo due settimane su percorsi di rocce e sabbia in Arabia Saudita, è giunto alla tappa conclusiva di Shubaytah dove venerdì 17 gennaio terminerà il più impegnativo e suggestivo rally raid del panorama mondiale con una passerella di circa duecento chilometri che accompagnerà verso il traguardo e le premiazioni. Le ultime tappe sono state particolarmente sfidanti nel deserto dell’Empty Quarter con i concorrenti che sono stati chiamati a misurarsi in una regione in parte inesplorata con dune alte fino a duecentocinquanta metri e con ulteriori avversità dovute dalla forte nebbia, ma Marrini e il navigatore Matteo Lardori hanno comunque confermato la determinazione, la resilienza e la capacità tecnica per terminare ogni prova.

La Dakar vissuta dalla coppia toscana è andata oltre alle aspettative. Marrini e Lardori sono stati alla guida di un veicolo leggero e di piccole dimensioni quale la Can-Am Maverick X3 su cui sono riusciti a mettere in campo le doti necessarie per superare le numerose difficoltà dell’edizione 2025 della gara. Fondamentale, in quest’ottica, è stato trovare il giusto equilibrio tra la velocità, il risultato e la necessità di tutelare il mezzo dai rischi di guasti e danneggiamenti costantemente in agguato, senza guardare alla classifica ma studiando la giusta strategia per arrivare al traguardo delle singole giornate. Le fatiche sui deserti hanno poi trovato seguito nel lavoro straordinario, nel corso della notte, per rimettere in sesto la Can-Am Maverick X3 nelle diverse componenti tra telaistica, elettronica, semiassi, sospensioni e mozzi con l’obiettivo di presentarsi quotidianamente al via nelle migliori condizioni possibili. «Vediamo il traguardo all’orizzonte – commenta Marrini. – Abbiamo portato noi stessi e il mezzo oltre ogni ostacolo con l’emozione e la gratificazione, giorno dopo giorno, di riuscire a concludere tappe di estrema difficoltà e di aver macinato sempre più chilometri verso la conclusione della Dakar».

Ad aggiornare sull’altro pilota aretino impegnato alla Dakat, Paolo Lucci, è il Motoclub Castiglion Fiorentino Fabrizio Meoni:

“La tappa di oggi (ieri, ndr)  è la penultima di questa estenuante e logorante Dakar Rally 2025; è un anello con partenza e arrivo sempre a Shubaytha per un trasferimento di 116 km ed una Speciale di 308 km.
Immaginate di aspettare questo giorno, il penultimo di questa Dakar 2025, da tanto perché vuoi la stanchezza, vuoi le cadute subite finora, finalmente non ci sono più sassi nascosti sulla sabbia e sassi smossi su tratti veloci. Immaginatevi un immenso mare di sabbia e dune che piacciono tanto a Paolo, e che finalmente dopo tanti giorni di sfortuna e qualche caduta, oggi finalmente potresti dire la tua perché sabbia e dune ti piacciono tanto e surfare su di esse con la moto è la tua specialità! Cosa potrebbe andare storto? Tutto!
Ma partiamo dall’inizio; causa nebbione tipico della Val Padana, la direzione gara su lamentela di molti piloti e per ovvie ragioni di sicurezza, decide di posticipare la partenza e di accorciare la prova speciale. da 308 a 152 km (quindi meno tempo e meno km per cercare di scalare la classifica).
Si parte, ma al km 30 della Speciale, la freccia di Paolo dal Live Race si ferma e purtroppo non riparte per poi sparire dai radar poco dopo. Non è un bel segno. Paolo alla fine di una duna, incappa in una caduta e lui fortunatamente non si fa niente, ma la sua Honda CRF450 è pesantemente danneggiata e Paolo non riesce a ripararla e quindi a ripartire. Sarà evacuato in elicottero sia lui che la moto.
Morale sottoterra purtroppo per il nostro Pilota che in questa Dakar 2025 si è trovato troppe volte a fare i conti con la sfortuna e si sa, contro di lei non c’è partita. Ha vinto Lei (come detto in un post da Paolo), ma questo sarà da incentivo per riprovarci di nuovo nel 2026”.

Foto Lucci: da profilo social

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