Sospetti di sabotaggio sulla rete ferroviaria italiana, episodio nel Valdarno aretino
Negli ultimi giorni, la rete ferroviaria italiana è stata teatro di una serie di incidenti che hanno sollevato sospetti di sabotaggio, con possibili implicazioni politiche dirette al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. In Veneto, un lucchetto per biciclette è stato trovato appeso a un cavo elettrico nella stazione di Montagnana, in provincia di Padova, mentre nel Lazio è stato segnalato un tentativo di forzare una cabina elettrica presso la stazione di Roma Aurelia.
In Toscana, precisamente nel Valdarno aretino, ignoti hanno danneggiato il cancello che conduce a un’area di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), dove sono situate apparecchiature cruciali per il transito dei treni. Le indagini condotte dalla Digos hanno rilevato che, nonostante lo sfondamento del cancello, non sono stati riportati danni alle strumentazioni né disagi alla circolazione ferroviaria. I tecnici hanno confermato l’assenza di manomissioni all’interno dell’area.
Questi episodi si inseriscono in un contesto più ampio di disservizi ferroviari che hanno interessato diverse regioni d’Italia. Ferrovie dello Stato (FS) ha presentato un esposto alle autorità competenti, evidenziando come la natura e la tempistica di tali guasti sollevino interrogativi sulla possibilità di atti dolosi mirati a destabilizzare l’azienda e, indirettamente, il governo.
Il ministro Salvini ha definito questi eventi “inquietanti e gravi” e ha espresso l’intenzione di riferire in Parlamento nei prossimi giorni. Nel frattempo, le autorità competenti stanno conducendo indagini approfondite per determinare l’origine di questi incidenti e garantire la sicurezza della rete ferroviaria nazionale.
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