Fredy Pacini sparò per legittima difesa, la conferma dalle perizie. Il caso verso l’archiviazione
Gli inquirenti e l’esperto balistico Paride Minervini, cui il pm Andrea Claudiani ha affidato la perizia, hanno inscenato la dinamica di quanto accadde quella notte, quando Fredy Pacini sparò al 29 enne moldavo che era entrato all’interno dell’officina del savinese a colpi di mazza per rubare.
Il perito del Pm e quelli di parte hanno atteso la notte per effettuare la perizia, a parità di condizioni ambientali del momento della tragedia e hanno vestito un manichino con gli indumenti simili a quelli che aveva Vitalie Mircea, raggiunto da due colpi esplosi da Pacini che gli recisero l’arteria femorale, decretandone il decesso.
Risultato: confermata la ricostruzione rilasciata da Pacini nelle dichiarazioni. Il gommista sparò dall’alto verso il basso, col Mircea colpito in caduta. Dunque fu legittima difesa e si va verso l’archiviazione del caso, anche in virtù della nuova legge, che prevede che la difesa sia sempre legittima quando l’aggredito risponde all’aggressore in una condizione di stress.