Il quadro nazionale ed internazionale è sempre più nebuloso e preoccupante. Dal Valdarno parte la proposta di organizzare una mobilitazione per difendere la libertà e la Costituzione
Il Coordinamento Territoriale delle Unioni Comunali del Partito Democratico del Valdarno aretino esprime forte preoccupazione per la crescente instabilità del quadro politico nazionale e internazionale e lancia un appello per una mobilitazione a difesa della democrazia e della Costituzione.
Secondo il coordinamento, in Italia “si sta delineando un contesto in cui, pur nel rispetto formale della legittimità costituzionale, emergono processi oligarchici sempre più evidenti. La propaganda diffusa capillarmente, anche attraverso il controllo dei media, non riesce più a mascherare il fallimento delle politiche economiche, che si ripercuote negativamente su tutti i cittadini. A ciò si aggiunge lo smantellamento di diritti costituzionali fondamentali, l’attacco alla Magistratura e l’assenza di un confronto democratico autentico“.
Sul piano internazionale, “il ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump rafforza un nuovo imperialismo economico e politico, dominato da élite finanziarie e tecnocratiche, con il rischio di un’ulteriore polarizzazione dei conflitti globali, in particolare in Medio Oriente e nell’area russo-ucraina. La fragilità dell’Europa è un elemento di grande preoccupazione: il Vecchio Continente appare privo di un’identità politica unitaria e incapace di rispondere con strumenti istituzionali, economici e militari adeguati alle crisi in atto. Questo scenario mette a rischio il progetto europeo, compromettendone l’integrità e la funzione storica“.
Di fronte a queste sfide, il centro-sinistra “deve trovare una nuova unità, superando divisioni interne e convergendo sui valori fondamentali di libertà, democrazia e giustizia sociale. Il rischio, secondo il Coordinamento del PD del Valdarno, è quello di un arretramento senza precedenti dei principi democratici, con conseguenze imprevedibili sul futuro del Paese e dell’Europa“.
Per questo motivo, si ritiene necessario dare vita nei prossimi mesi a una grande mobilitazione, “portando in piazza cittadini, associazioni e tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori democratici. La difesa della Costituzione e della libertà non può più essere rimandata: il momento di agire è adesso“.