Maxi-operazione contro la ‘ndrangheta: 22 arresti tra Catanzaro, Monza e Arezzo

Un duro colpo alla criminalità organizzata è stato inferto dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, che nelle prime ore della mattina hanno eseguito un’operazione su vasta scala contro un’organizzazione di stampo ‘ndranghetistico. L’operazione ha interessato diverse regioni, dalla Calabria alla Lombardia, fino alla Toscana, coinvolgendo anche la provincia di Arezzo. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il Gip del Tribunale di Catanzaro ha emesso un provvedimento cautelare nei confronti di 22 indagati. Per dodici di loro è stato disposto il carcere, mentre dieci sono stati posti agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Le accuse contestate sono pesanti: associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere e una serie di reati contro la persona e il patrimonio, aggravati dalle modalità mafiose. L’inchiesta è ancora nella fase delle indagini preliminari, ma l’operazione rappresenta un passo significativo nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle regioni coinvolte.
In particolare ad essere colpito è stato il clan dei “Gaglianesi”, attivo dal 2014 a Catanzaro. L’operazione “Clean Money” ha così messo sotto scacco la cosca che agiva sotto l’influenza delle locali di Isola Capo Rizzuto e di San Leonardo di Cutro, nel Crotonese, secondo quanto emerso dall’attività investigativa, con collegamenti anche con altre cosche presenti sul territorio calabrese. Le indagini hanno consentito di ricostruire diversi episodi di estorsioni ai danni di imprenditori, attraverso il pagamento di tangenti o l’imposizione di ditte compiacenti, furti di auto con il metodo dei cosiddetti ‘cavalli di ritorno’, l’usura ai danni di commercianti in difficoltà, nonché episodi di violenza da parte delle nuove ‘leve’ per affermare il controllo del territorio. Tra i reati ipotizzati, anche l’intestazione fittizia di 12 attività commerciali di fatto gestite dalla consorteria criminale o da affiliati nonché un vasto sistema di truffe, per un giro d’affari di circa 400mila euro. Nell’ambito dell’operazione 12 società, oggetto di intestazione fittizia, sono state sottoposte a sequestro preventivo, insieme a una struttura utilizzata dagli affiliati per incontrarsi. E’ stato disposto, inoltre, il sequestro della somma di 138mila euro nei confronti di 5 persone, indagati per i reati di usura ed estorsione.
Gli uomini del comando provinciale di Arezzo, in collaborazione con i colleghi di Catanzaro, hanno tratto in arresto un uomo di 72 anni originario del sud Italia. Residente da tempo ad Arezzo, quando si sono presentati gli uomini dell’Arma è risultato irreperibile ed è stato rintracciato e fermato a Verona.
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