Statua della Madonna danneggiata nella cappella di Cesa: possibile atto vandalico o incidente fortuito
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Un nuovo episodio di danneggiamento ha colpito la cappella situata vicino alla rotonda di Cesa, dove la statua della Madonna è stata ritrovata a terra, distrutta. La scoperta è stata fatta nella mattinata di ieri da un cittadino, che ha subito avvisato il parroco, il quale ha allertato le forze dell’ordine.
L’episodio ha suscitato sdegno e preoccupazione, soprattutto perché non si tratta del primo caso verificatosi nella stessa zona. Solo qualche settimana fa, infatti, erano state rubate le statue della Madonna e del bue dal presepe allestito davanti alla chiesa. Secondo una prima ricostruzione, durante la notte qualcuno potrebbe aver forzato la porta della cappella, solitamente chiusa, per poi danneggiare l’interno, senza però sottrarre denaro dalla cassetta delle offerte.
L’ipotesi più accreditata al momento è quella di un atto vandalico, ma non si esclude che il danneggiamento possa essere stato accidentale o dovuto a cause fortuite, come l’ingresso di un animale all’interno della cappella. Le indagini sono in corso per chiarire l’accaduto.
L’Amministrazione comunale di Marciano della Chiana è stata immediatamente informata dell’episodio e ha disposto un sopralluogo della Polizia Municipale per verificare la situazione. Dai primi riscontri, la statua risulta caduta senza segni evidenti di manomissione sugli altri elementi presenti, compresa la cassetta delle offerte.
Dall’opposizione si leva la voce di Nicola Gentile, che parla di “vergogna, non sopportiamo più queste violenze! Marciano è un paese civile è così deve rimanere. L’attacco alla capellina sita sulla rotonda di Cesa è un ulteriore conferma che qualcosa non sta funzionando. Dopo il furto delle statue del presepe, questo atto vandalico con furto è da definire un attacco alla nostra religione e cultura. Nell’incontro programmato con il prefetto affronterò anche questo tema. Ora pretendo una reazione forte da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine. La zona interessata è dotata di telecamere; facciamole funzionare e individuiamo i colpevoli! Il mio appello è rivolto a tutti i cittadini, chi ha visto informi le forze dell’ordine. Solo così possiamo vincere questa guerra“.
Il sindaco di Marciano invita alla cautela: “Pur riconoscendo il dispiacere per il danno arrecato a un simbolo religioso caro alla comunità – dichiara il Sindaco Maria De Palma – riteniamo opportuno evitare giudizi affrettati o accuse che possano alimentare divisioni. Non c’è alcun elemento che lasci pensare a un attacco deliberato contro la nostra religione o la nostra cultura, come qualcuno vorrebbe far intendere.”
L’amministrazione ha inoltre sottolineato la necessità di non trarre conclusioni affrettate, ribadendo che, al momento, non vi sono prove concrete per classificare l’accaduto come un atto vandalico intenzionale. La Polizia Municipale ha comunque suggerito al parroco di presentare formale denuncia per consentire eventuali approfondimenti e verificare la presenza di immagini utili dalle telecamere di sorveglianza.
“La comunità di Cesa è salda, legata ai propri valori e simboli – conclude il Sindaco – e l’Amministrazione comunale continuerà a vigilare con attenzione, senza creare fazioni o alimentare tensioni, ma con l’unico obiettivo di garantire tutela e supporto a tutti i cittadini.”