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venerdì | 14-03-2025

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Grande successo a Bagheria per il documentario sui giorni della Chiassa di Simone Grazzi

Dopo l’anteprima nazionale alla Chiassa del 4 gennaio scorso, che ha registrato il tutto esaurito, il documentario “Io sono qui” dedicato ai partigiani Gianni Mineo e Giuseppe Rosadi, eroi dei “giorni della Chiassa”, ha avuto ulteriori importanti proiezioni a Siena e in altre località. Ogni volta c’è stato il grande apprezzamento del pubblico per la narrazione cinematografica realizzata con attenzione e sensibilità dal regista Simone Grazzi.

In attesa di nuove proiezioni ad Arezzo e in altre località, “Io sono qui” è volato assieme al suo regista in Sicilia. Infatti, la sezione ANPI di Bagheria con il patrocinio del locale Comune e la collaborazione di altre associazioni, ha invitato Simone Grazzi a presentare il suo documentario agli studenti e alla cittadinanza del grosso centro siciliano. Gli appuntamenti in programma erano tre, la mattina del 28 febbraio proiezione e dibattito al Liceo Giuseppe D’Alessandro, il pomeriggio nella splendida Sala Borremans del bellissimo Palazzo Butera evento per la cittadinanza, con momento musicale e dibattito; la mattina del 1° marzo proiezione al Liceo Francesco Scaduto con vari interventi.

In tutte e tre le proiezioni c’è stata grande attenzione da parte dei presenti, che hanno seguito con molto interesse anche l’intervento del regista e quelli di altre personalità della cultura e dell’associazione dei partigiani. Simone Grazzi è rimasto davvero meravigliato dall’accoglienza ricevuta e ricorda con emozione specialmente i due incontri con gli studenti. Dice: “I loro interventi mi hanno sorpreso, davvero da stringere il cuore; mi hanno fatto capire come certi temi, certi fatti, per questi ragazzi siano davvero importanti. Certe domande e certi commenti non me li sarei aspettati e mi hanno davvero messo ottimismo per il futuro”.

Riporto qui di seguito il commento al documentario di Simone Grazzi della professoressa Clementina Castrone, che ben conosce la storia di Gianni Mineo e dei “giorni della Chiassa”. Infatti, nel 2015 i suoi alunni della scuola secondaria Ciro Scianna di Bagheria furono premiati dal Presidente Mattarella per essere arrivati primi al concorso nazionale “Dalla Resistenza alla cittadinanza attiva”, con un progetto dedicato proprio a Gianni Mineo e ai fatti della Chiassa. Scrive la professoressa Castrone:

«“Io sono qui” il docufilm di Simone Grazzi, con precisione e chiarezza, ci restituisce l’eroica figura del partigiano Gianni Mineo, nostro concittadino, e i tragici fatti di quei giorni di fine giugno ’44, i “giorni della Chiassa”, per l’appunto. Una narrazione limpida, essenziale, vera, che si carica di momenti di forte emozione, soprattutto nel ricordo dei parenti degli ostaggi e dei testimoni e grazie alla ricostruzione di luoghi e dinamiche degli eventi. Il silenzio del pubblico, durante la proiezione, carico di tensione emotiva e il lungo applauso finale hanno restituito all’oggi il valore di una memoria condivisa e la consapevolezza e l’orgoglio nel ricordare un giovane eroe bagherese “semplice ed audace”. Il docufilm, inoltre, ribadisce il valore e la forza di una comunità che sa trasformare le ferite in memoria. Complimenti al regista, grazie! I fatti della Chiassa e le eroiche gesta del nostro Gianni Mineo certamente costituiscono un forte legame tra le nostre due comunità, sottolineandone il profondo” gemellaggio spirituale”».

Ecco, constatiamo che esiste già un “gemellaggio spirituale” tra Bagheria e la Chiassa, legato all’eroica figura di Gianni Mineo, giovane partigiano bagherese, che insieme al chiassaiolo Giuseppe Rosadi riuscì nella disperata impresa di riportare al comando tedesco il colonnello Maximilian von Gablenz – rapito dalla banda del “Russo” – salvando così la vita di oltre 200 ostaggi e quattro centri abitati dalla distruzione. Magari potrebbero in futuro concretizzarsi anche altri legami culturali, tra la gente della Chiassa e quella di Bagheria.

“Io sono qui” di Simone Grazzi: un viaggio nella memoria dei giorni della Chiassa

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