Incidente in cantiere. Cgil, Cisl e Uil: “la sicurezza sul lavoro sia una priorità anche per imprese e istituzioni”

Dichiarazione di Alessandro Tracchi, Mauro Cerofolini e Cesare Farinelli, segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil: “Per prima cosa chiediamo che a livello provinciale torni ad essere applicato il protocollo che aveva dato vita ad una Commissione presso la Prefettura della quale facevano parte tutti i soggetti interessati alla sicurezza sul lavoro: imprenditori, sindacati, organi di prevenzione, vigilanza e controllo.
A quest’ultimi chiediamo di intensificare il loro lavoro: la carenza di personale è una realtà ma non può giustificare l’assenza di una vera e capillare campagna di controlli, soprattutto nelle realtà a maggior rischio. Alle imprese chiediamo di essere con noi e con le istituzioni proprio per affermare una logica che veda premiate le imprese che operano secondo le regole e rispettando il valore prioritario della vita delle persone. Dobbiamo essere chiari: ci sono “aziende” che nascono e che muoiono in poco tempo, che cambiano vertiginosamente ragione sociale, che non applicano i contratti di lavoro, che disattendono gran parte della norme antiinfortunistiche. Queste “aziende” devono finire fuori dal mercato.
E siccome non si può fare appello alla buona volontà, vorremmo che le norme sui subappalti fossero radicalmente riviste per escludere forme selvagge di passaggi di lavoro. Chi esprime condoglianze alle famiglie dei lavoratori morti, dovrebbero anche impegnarsi a mettere fine alle logiche che creano lutti. E questo non vale solo per le imprese ma anche per le stazioni appaltanti, soprattutto se di natura pubblica.
Infine chiediamo un lavoro congiunto, anche insieme al sistema formativo pubblico, perché l’informazione e la formazione dei lavoratori non sia una questione meramente burocratica per avere un timbro su una certificazione ma un’attività costante e capillare in ogni luogo di lavoro. Chi non conosce i rischi della sua attività, non li evita. La formazione costa, lo sappiamo ma non può essere considerato un costo accessorio e opzionale.
Cgil, Cisl e Uil sono impegnate a rendere prioritario, non solo per il sistema economico ma anche per quello politico e istituzionale, la sicurezza sui luoghi di lavoro. Da tutti i nostri interlocutori ci attendiamo risposte ed azioni concrete”.