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mercoledì | 12-03-2025

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In fuga dal controllo: speronate auto dei Carabinieri, un ladro fa un volo di 30 metri nella diga di Montedoglio, quattro arrestati

Inseguimento tra Monterchi e Pieve Santo Stefano: quattro uomini arrestati dopo aver speronato i Carabinieri. Un’operazione ad alta tensione ha avuto luogo nella zona tra Monterchi, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, dove quattro uomini, nel tentativo di sfuggire ai Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, hanno speronato due auto di servizio prima di essere fermati e arrestati.

Tutto ha avuto inizio lunedì mattina a Reggello (FI), quando un’utilitaria è stata rubata e, dopo alcune ore, è stata inserita nella banca dati delle forze dell’ordine, facendo così scattare le ricerche su tutto il territorio nazionale.

Trascorso quasi un giorno, nella tarda serata di ieri, alcuni cittadini della frazione Le Ville di Monterchi hanno segnalato alle forze dell’ordine un tentativo di furto con scasso in un bar, dove un gruppo di uomini stava cercando di sfondare la vetrina a colpi di piccone. L’azione criminale è stata interrotta dall’intervento di alcuni passanti, costringendo i malviventi alla fuga. La descrizione del veicolo utilizzato per l’allontanamento coincideva con l’auto rubata a Reggello, fornendo un’importante svolta alle indagini.

Immediatamente, due pattuglie dei Carabinieri si sono posizionate sulla E45 in direzione nord, riuscendo a individuare l’auto sospetta nel tratto che attraversa il Comune di Pieve Santo Stefano.

Verso mezzanotte, i militari, a bordo di auto di servizio con lampeggianti accesi, hanno intercettato il veicolo, intimando l’alt al conducente. Tuttavia, il guidatore ha ignorato gli ordini e ha continuato la fuga, compiendo manovre pericolose nel tentativo di seminare gli inseguitori. Nel disperato tentativo di far desistere i Carabinieri, i malviventi hanno speronato entrambe le auto di servizio, mettendo a rischio non solo i militari, ma anche gli altri automobilisti in transito.

Dopo diversi chilometri di inseguimento, il veicolo è stato finalmente bloccato, ma gli occupanti, invece di arrendersi, hanno abbandonato l’auto e si sono dati alla fuga a piedi, tentando di sfruttare il buio e la vegetazione per far perdere le proprie tracce.

Uno dei fuggitivi, nel tentativo disperato di sfuggire alla cattura, ha oltrepassato la barriera di un cavalcavia, precipitando involontariamente da un’altezza di circa 30 metri. La caduta è stata attutita dall’acqua bassa del lago di Montedoglio, evitandogli conseguenze fatali. Soccorso dai Carabinieri, dal personale della Croce Rossa e dai Vigili del Fuoco, è stato stabilizzato e trasportato in elicottero all’ospedale, dove è stato ricoverato con fratture multiple, ma non in pericolo di vita. Attualmente si trova piantonato dalle forze dell’ordine.

Gli altri tre membri della banda, fermati poco dopo, sono stati arrestati e condotti in carcere a disposizione della magistratura aretina.

L’operazione si è conclusa con il fermo dei quattro soggetti e con il recupero dell’auto rubata.

Questa comunicazione viene diffusa nel rispetto dei diritti delle persone indagate, che devono essere ritenute presunte innocenti fino a un’eventuale sentenza definitiva. Le indagini, infatti, sono ancora in corso nella fase preliminare, e l’esito del procedimento sarà stabilito dalla magistratura.

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