Delitto di San Giovanni, l’avvocato: “Giuseppina è molto provata, il marito non era chiuso in bagno”

Ieri mattina, Giuseppina Martin è stata trasferita ad Arezzo per comparire davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare (Gup) Claudio Lara. Durante l’interrogatorio, alla presenza del suo legale, l’avvocato Stefano Lusini, ha confermato quanto dichiarato in precedenza al Pubblico Ministero (Pm) Francesca Eva. Il Pm ha richiesto la misura cautelare della custodia in carcere. Tuttavia, l’avvocato Lusini sta cercando una soluzione alternativa per gli arresti domiciliari, considerando che l’abitazione di via Fermi è attualmente sotto sequestro per gli accertamenti di legge.
L’avvocato difensore Lusini ha descritto l’evento come un dramma familiare, sottolineando che la sua assistita “è molto provata e consapevole delle conseguenze penali del suo gesto“. Ha inoltre smentito le voci secondo cui il marito di Giuseppina sarebbe stato chiuso a chiave in bagno durante l’omicidio, affermando che “l’uomo non si è accorto di nulla e ha scoperto l’accaduto solo a fatti compiuti“.
Lusini: “Martin ha reso l’interrogatorio, confermando quello che aveva già dichiarato in sede d’interrogatorio davanti al pm, che ha chiesto la misura cautelare della custodia in carcere. Ci stiamo attrezzando per reperire una soluzione alternativa per gli arresti domiciliari per i quali riteniamo non vi siano problemi. Nel giro di poco tempo contiamo di recuperare una soluzione abitativa idonea“.
Ma cosa è successo domenica scorsa? “Ha ripetuto quello che ha detto di fronte al pubblico ministero. E’ molto provata, non è un delitto da punire, è una tragedia da affrontare e superare, pur con le conseguenze penali che ci saranno e di cui la signora è consapevole“.
Il marito? “Non era chiuso in bagno“.
La tragedia si è compiuta domenica scorsa, 9 marzo 2025, a San Giovanni Valdarno. Giuseppina Martin, 67 anni, ha ucciso la madre Mirella Del Puglia, 93 anni, nell’appartamento di via Fermi dove vivevano insieme da alcune settimane. La vittima, affetta da Alzheimer, sarebbe stata soffocata nel sonno. Dopo il gesto, la figlia ha chiamato i carabinieri, che l’hanno arrestata e trasferita nel carcere fiorentino di Sollicciano.
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