Al pediatra aretino Farnetani la medaglia al merito della sanità pubblica

Il professor Italo Farnetani, professore aretino ordinario di pediatria presso Loudes-United Campus of Malta, ha ricevuto al Quirinale, dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica conferita ieri, 7 aprile, giornata mondiale della salute. Tra i decorati, Italo Farnetani e il generale Francesco Paolo Figliolo erano cavalieri di gran Croce al merito della Repubblica Italiana, la più alta onorificenza dello Stato.
“Oltre all’onore e al piacere di ricevere un’onorificenza dalle mani del Capo dello Stato, è per me ancora più significativo che il tema della Giornata mondiale della salute di quest’anno sia proprio la salute materno-infantile che è stata l’obiettivo della mia attività di pediatra iniziata 48 anni fa”.

Il pediatra Farnetani e il Ministro Schillaci. Al centro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Evidenzia l’importanza di garantire adeguata assistenza e supporto a mamme e bimbi in tutto il mondo il pediatra aretino Italo Farnetani, che ha ricevuto al Quirinale dalle mani del presidente Sergio Mattarella la Medaglia di bronzo al merito della sanità pubblica, nel giorno – 7 aprile – in cui si celebra appunto la Giornata mondiale della salute.
Un riconoscimento per l’impegno “nel volontariato sanitario internazionale“, che va avanti dal 2007. Farnetani “ha concentrato la sua attività a favore della popolazione infantile della repubblica del Kenya, sostenendo centri sanitari di cura per mamme e neonati“, si legge nella motivazione. In più è “ideatore e coordinatore della ricerca per l’assegnazione delle bandiere verdi che indicano le spiagge adatte ai bambini scelte dai pediatri“. In Italia, riflette il camice bianco commentando all’Adnkronos Salute l’onorificenza ricevuta,
“In Italia c’è un grande calo della natalità, come dimostrano gli ultimi dati Istat”. Ma il pediatra sottolinea anche i progressi positivi “sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate, la prima forma di prevenzione in pediatria”. Quanto all’impegno a favore dei bambini africani, il medico ricorda che in quelle aree la situazione dell’assistenza materno-infantile “è drammatica, con esigenze assistenziali impensabili nel mondo occidentale. Ognuno di noi deve farsi carico in particolare dell’assistenza alla gravidanza, di quella neonatale e per tutte le fasce di popolazione è indispensabile incrementare la medicina di laboratorio che, nell’Africa come nei Paesi a basso reddito, è indispensabile come intervento salvavita”.
“Oltre a fornire assistenza e strumentazioni mediche – conclude Farnetani – è importante infine anche formare gli operatori sanitari del luogo, insegnando loro direttamente nel Paese di origine a poter operare direttamente, a fare da soli per poter divenire autonomi e poter garantire anche uno sviluppo e un progresso delle popolazioni locali”.