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giovedì | 24-04-2025

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Action figure mania per tutti

È esplosa anche ad Arezzo la “action figure mania”. Ovvero creare, con una App derivata da Chat Gpt (se un se sa che è, è uguale), una confezione tipo giocattolo di un personaggio a piacere (anche se stesso) con accanto i suoi accessori e gadget di uso comune. Con la fantasia (stavolta non artificiale) si possono creare varie confezioni di personaggi aretini famosi, in stile Barbie o Big Jim, da fare arrossire e arricchire Toy Store, Bobini e Bindi messi insieme. Ad esempio Guido Monaco può essere raffigurato con accanto un libro con le note musicali, un piccione e due persone a quistionare su una panchina. Poi l’action figure dell’Aretino Pietro, ovviamente con una mano davanti e l’altra dietro. Poi il bambolotto del Ghinelli, con tra i gadget una fascia tricolore, un biglietto aereo per gli USA e una cartolina con la scritta “Buon Ferragosto da Arezzo con la città del Natale!”. Può essere che a volte nell’ACTION FIGURE del Ghinelli, lo stesso sia assente e ci siano solo i gadget. Anche la Vice Tanti ha il suo ACTION FIGURE, con tra i gadget anche lei la fascia tricolore, un paio di forbici per tagliare i nastri alle inaugurazioni e un cronometro per fare partire (e dopo 5 secondi fermare per voucher finiti) i click day del progetto “tempo bello”. Non può mancare ovviamente l’action figure del nostro Vescovo Andrea, con nei gadget la mitra, il bastone Pastorale e il cellulare per fare i selfie. Poi c’è l’action figure del Comandante della Polizia Municipale Poponcini, con tra i gadget una paletta da Vigile Urbano, un blocchetto per le multe e un vassoio di pasticcini e bignè. Poi l’Assessore Casi, con nei gadget un casco da cantiere, una rotonda da finire e anche lui le forbici della Tanti. La confezione action figure del Casi è riconoscibile perché è bucata… come le strade.
Infine la action figure del Presidente della Regione Eu/genio Giani con tra i gadget la lampada da (Eu)genio, una cartina della Toscana per ricordargli che c’è anche Arezzo, più un modellino di autobus per vedere se si ricorda che sono pochi sia gli autobus sia chi li guida. E poi l’action figure del Falcinelli e Ortiz insieme, con nei gadget un’autobotte da spurgo, un pozzetto nero e una cacca a forma di lingotto, per ricordare che con la merda han fatto i budelli d’oro…
È stata la Settimana Santa e con essa tutte le sue belle e partecipate tradizioni, sia Sacre che profane. Tra queste, ovviamente, la preparazione dei vari cibi tradizionali. E quindi ad Arezzo son tornati di moda i “paninari”; ma non per la moda e stile di vita giovanile anni 80 con abbigliamenti griffati. I “paninari” di oggi coi giovani o la moda non centrano niente. I paninari di oggi son quelli che si intendono…di panine. Chi la cerca unta, chi bisunta, chi con l’uvetta a schiantolo, chi coi ciccioli di cinta senese, chi gialla zafferano, chi gialla Mondadori, chi formato famiglia, chi formato famiglia allargata ecc. Fatto sta che questi nuovi “paninari” hanno fatto lievitare le panine più di quello che non fanno già i forni. I prezzi al kg. di alcune son talmente alti che uno pensa che dentro la panina ci sia nascosto anche un panetto di hashish, sennò non si spiega. Trump giura che lui i dazi sulla panina non li ha messi, perché a vederla gli ricorda il colore dei suoi capelli con qualche cacarello de coniglio in qua e in là. Ma tutto ciò, secondo appunto i paninari, non giustifica il prezzo elevato della panina. L’unica volta che era arrivata così alle stelle fu quando la portarono alla Cristoforetti nello spazio, ma anche a lei, quando le dissero il prezzo gli si rizzò i capelli. I paninari comunque dicono che il prezzo delle panine tornerà a stabilizzarsi, anche perché non può correre come quello delle colombe, il cui prezzo vola (sennò che colomba sarebbe) e il prezzo delle uova di cioccolata, in cui la vera sorpresa non è più quello che ci trovi dentro, ma la sorpresa vera è quando l’uovo lo paghi.
Per la rubrica “Se fa le cose a mezzo”, dopo la parziale riapertura dell’Anfiteatro, è stata annunciata anche la riapertura parziale del traffico su Via Romana, per ora per chi viene da Via Vittorio Veneto. Un vecchio detto di… falegnameria diceva che “al mezzo non viene bene neanche le seghe”, ma per ora è giusto accontentarsi. Anche perché è ormai prossima all’apertura anche la nuova rotonda in zona Mazzi, in cui a quel punto, girando intorno a quella, sará come fare un viaggio a ritroso nel tempo e sulla coscienza… perché in fondo… diciamolo… anche senza girare nella rotonda… gira e rigira a fare un giro al Mazzi, nella vita… ci siamo andati tutti!
Nel frattempo le case automobilistiche, per combattere il fenomeno delle buche da cantiere e delle buche da incuria stradale, stanno trasformando gran parte dei loro modelli in modelli CROSS, per l’appunto una tenuta quasi da fuoristrada per affrontare le buche. Non a caso l’appellativo CROSS è usato anche nell’esercizio da pilates in palestra, Criss Cross, per preparare il fisico ad affrontare le buche; oltre al fatto che Criss Cross fosse anche un modello di reggiseno per evitare che le pocce si infrenino al sobbalzo di una buca. D’altronde, Cross, in inglese, significa attraversare e infatti se prendi una buca dopo che hai mangiato da poco, .nello stomaco te va a traverso ogni cosa!
E per finire il proverbio della settimana: ‘Nella settimana di Pasqua è doveroso essere buoni. Cominciando dalla frasca e per tutte le processioni. E mentre si avvera che Cristo è risorto. che sia primavera nessun se n’è accorto’.

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