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martedì | 22-04-2025

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Papa Francesco è morto: si è spento a 88 anni Jorge Mario Bergoglio, il Papa della misericordia e delle grandi riforme

Papa Francesco è morto. Il Pontefice aveva 88 anni. Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, è stato il 266esimo Papa della Chiesa cattolica e il primo proveniente dal continente americano. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata questa mattina dal cardinale Kevin Farrell: «Con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 il Vescovo di Roma è tornato alla casa del Padre. La sua vita è stata interamente dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa».

Una vita tra Argentina e Vaticano

Dopo essersi diplomato come tecnico chimico, Bergoglio abbracciò la vocazione religiosa nel 1958, entrando nella Compagnia di Gesù. Studiò filosofia e teologia, insegnò letteratura e psicologia e fu ordinato sacerdote nel 1969. Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Buenos Aires, e successivamente arcivescovo della capitale argentina. Nel 2001 venne creato cardinale. Dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI, nel marzo 2013, fu eletto Papa al quinto scrutinio del conclave. Da allora, il nome scelto – Francesco – anticipava già il suo programma: una Chiesa più povera, vicina agli ultimi, capace di parlare al cuore del mondo.

Un pontificato segnato da aperture e riforme

Il suo è stato un pontificato che ha lasciato un’impronta profonda. Primo Papa gesuita e primo non europeo dopo secoli, Francesco ha saputo imprimere una svolta a molti aspetti della vita della Chiesa. Emblematica la sua risposta, nel 2013, sul volo di ritorno dal Brasile: «Chi sono io per giudicare?» – disse a proposito delle persone omosessuali. Negli anni successivi ha promosso aperture verso i divorziati risposati, ha chiesto rispetto e accoglienza per le coppie di fatto e ha posto grande attenzione alle unioni civili.

Nel 2015 ha indetto uno straordinario Giubileo della Misericordia e, nel 2016, ha compiuto un gesto destinato a restare nella storia: al termine di una visita sull’isola greca di Lesbo, portò con sé dodici profughi a Roma. Ha riformato la Curia, lo Ior, il codice penale vaticano e ha avviato una delicata apertura nei rapporti con la Cina. Forte il suo impegno nella lotta agli abusi nella Chiesa, culminato nel 2023 con la promulgazione di nuove procedure per la prevenzione e il contrasto.

Le immagini indelebili della pandemia

Tra i momenti più iconici del suo pontificato, resteranno impresse le immagini del Papa che cammina da solo nella Roma deserta, durante l’emergenza Covid-19. «Non sprecate questi giorni difficili», fu il suo appello in uno dei momenti più bui della pandemia. Francesco fu anche tra i primi leader mondiali a promuovere la vaccinazione, definendola «un atto di amore».

Il Giubileo della speranza e l’ultimo Urbi et Orbi

Il 25 dicembre 2025 Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della basilica di San Pietro, dando ufficialmente inizio al Giubileo della Speranza. Un evento fortemente voluto, vissuto come messaggio di rinascita per la Chiesa e per il mondo. Nei suoi ultimi giorni, segnati da una salute sempre più fragile, il Papa aveva comunque voluto affacciarsi dalla Loggia delle Benedizioni per l’Urbi et Orbi di Pasqua, il suo ultimo saluto pubblico. Con voce affaticata aveva detto: «Cari fratelli e sorelle, Buona Pasqua», affidando poi la lettura del messaggio a mons. Diego Ravelli.

Una salute sempre più precaria

Negli ultimi anni, Papa Francesco ha dovuto affrontare diverse prove fisiche. Dall’intervento al colon nel 2021 a due ricoveri importanti nel 2023, fino al peggioramento del quadro respiratorio all’inizio del 2024. L’ultimo ricovero al Gemelli, il 23 marzo, aveva confermato la fragilità di un corpo che non riusciva più a sostenere il peso del pontificato. Eppure, fino all’ultimo, Francesco non ha mai smesso di essere Pastore: ha continuato a parlare al mondo con la forza del suo esempio, con il coraggio delle sue parole, con la coerenza del suo messaggio.

L’eredità di Papa Francesco

L’eredità spirituale e pastorale di Jorge Mario Bergoglio è destinata a restare viva. Ha incarnato una Chiesa che cammina con i più deboli, che non teme di sporcarsi le mani, che si apre al dialogo e che mette al centro la misericordia. Il suo pontificato resterà nella storia per le sue parole.

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