Torna “Libra Book Festival”: a Raggiolo e Chiusi della Verna si parlerà di “valli, vette, crinali e confini”
Il festival di montagna, che si concluderà domenica, anno dopo anno ha saputo conquistare un pubblico fedele e appassionato, la fiducia e collaborazione degli enti locali (il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il Comune di Chiusi della Verna, la Pro Loco di Corezzo), e la stima e partecipazione di grandi scrittori (ricordiamo, tra gli ospiti delle passate edizioni, Paolo Cognetti, Tiziano Fratus, Claudio Morandini, Enrico Camanni, Sandro Campani, e nell’anteprima di luglio, Maurizio Maggiani). Il programma del festival, che da questa edizione vede la direzione artistica affidata al poeta e scrittore Paolo Vachino, ha come sottotitolo “Per valli, vette, crinali e confini”, da intendersi non solo in senso geografico. Dove valli e crinali sono il pretesto per parlare della vita di vallata e di montagna, lontano dai centri urbani.
“Sarà l’occasione per parlaredi spopolamento, di montagna, del suo paesaggio fragile e della tutela dell’ambiente, dell’attenzione e del rispetto per la cultura e la memoria locale, la mobilità sostenibile e la salvaguardia delle economie autoctone dell’Appennino – ha spiegato il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini – ormai Libra è diventato un evento atteso e partecipato, che richiama nel territorio appassionati alla lettura e alla cultura”.
A libra si parlerà delle vette intese come fatica di arrivarci, del duro percorso da fare, e in senso metaforico, dell’essere arrivati in cima, e del guadagnare una visione ampia delle cose, resa possibile dallo sguardo dall’alto. Dei confini intesi come delimitazioni, spazi chiusi, di muri, dove non c’è possibilità di dialogo, e dell’aprirsi al diverso; del fare comunità, intesa soprattutto come senso comune di appartenenza per la difesa di un territorio, di un progetto di riqualificazione territoriale e ambientale. Ad approfondire questi temi saranno l’antropologo Marco Aime, il paesologo Franco Arminio, gli scrittori Bruno Arpaia, Paolo Ciampi, Michele Marziani, Ivan Fantini, Paolo Merlini, Maurizio Silvestri. Le giornate di Libra si confermano ricche di eventi collaterali e alcune novità, tra cui il progetto speciale “Per te, Milad, la vita vale davvero la vita“, a cura della cultrice Teresa Ricco con incontri-laboratori di scultura nelle scuole; il “Dopofestival” raduno notturno per parlare a ruota libera degli argomenti in programma e non solo. E ancora la presentazione con gli autori della guida “A piedi, sull’Alta via della Marche“; i laboratori di acquerello con i pittori Claudio Jaccarino e Max Masa; il concerto del sabato quest’anno affidato a Giorgio Canali (ex chitarrista dei CCCP) e la sua band Rossosolo; la mostra di immagini “Il bosco dentro e fuori” di Sara Brezzi; le escursioni in compagnia degli autori nei boschi, tra i più incantevoli dell’Appennino, buon cibo con prodotti tipici locali, e ancora tanta musica con il poli-strumentista Ciro Buttari, il gruppo Contrada Lamierone. Si consolida dunque l’identità peculiare di Libra, evento letterario diffuso e festival “slow”, dell’ascolto, che offre la possibilità di partecipare a tutti gli eventi (gratuiti) in programma senza frenesia e senza sovrapposizioni di cose da seguire: qui è assicurato il respiro, si assiste agli incontri, ci si confronta con gli ospiti, si cammina con gli autori, ci si diverte insieme a sera con buon cibo e buona musica, e alla fine ci si conosce tutti.