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mercoledì | 25-12-2024

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Ad Arezzo una mostra dedicata al filosofo Ugo Spirito, un aretino troppo a lungo dimenticato

L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte. La mostra si terrà nel centro convegni “Casa dell’energia – Urban Center” in via Leone Leoni ed è organizzata dal Comune di Arezzo, città natale del filosofo, in collaborazione con la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, la Fondazione Guido D’Arezzo e la “Casa dell’energia – Urban Center”.

In esposizione fotografie inedite che rappresentano la vita pubblica e privata di Ugo Spirito in un periodo che intercorre tra gli anni Dieci e gli anni Settanta del Novecento. Una carrellata di immagini che, attraverso la vita del filosofo, costituiscono un importante documento della storia culturale italiana. Di particolare interesse le testimonianze della sua attività per l’Enciclopedia Italiana, nel mondo accademico e dei suoi viaggi in Unione Sovietica e in Cina. La mostra, visitabile dal 9 al 23 novembre (ore 14.30-19.30, dal lunedì al sabato), fa parte delle iniziative di ricerca e studio che la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ha in corso nel quadro del quarantennale della morte del filosofo aretino e del novantennale della nascita dello storico Renzo De Felice. Nell’ultimo giorno della mostra, si terrà ad Arezzo un convegno sull’opera di Ugo Spirito. Terranno relazioni: Hervé A. Cavallera, Rodolfo Sideri, Danilo Breschi, Giuseppe Parlato, Alessandra Cavaterra.Nell’occasione sarà presentato l’inedito di Ugo Spirito,Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià(Luni Editrice, 2019), curato da Gianni Scipione Rossi con la postfazione di Hervé A. Cavallera.

 Il consigliere comunale Roberto Bardelli invita i cittadini a visitare l’esposizione fotografica: “Si tratta di un’iniziativa preziosa sul piano storico e culturale, che consentirà di riscoprire il valore di un nostro concittadino troppo spesso e troppo a lungo dimenticato. Ugo Spirito, allievo di Giovanni Gentile, è stato uno dei massimi filosofi italiani del Novecento ed è giusto che anche Arezzo gli renda merito”.

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