Shoah, minacce social alla Segre e al direttore di Repubblica
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Dopo le segnalazioni degli utenti, l’account risulta “temporaneamente limitato” per aver eseguito delle “attività sospette”, ma i vergognosi post restano visibili. Lo denuncia la Federazione nazionale della stampa.
“Nell’esprimere la solidarietà del sindacato alle vittime di questa ennesima manifestazione di odio”, la Fnsi auspica che “le autorità competenti possano intervenire tempestivamente individuando gli autori di questa ignobile azione. Il contrasto alle parole violente, all’antisemitismo e a ogni forma di discriminazione deve essere una priorità e un impegno quotidiano, così come la difesa di chi con il proprio lavoro si batte per l’affermazione dei valori costituzionali dell’uguaglianza e della tolleranza”.
Il comitato di redazione di Repubblica:
“Chi attacca il direttore di Repubblica attacca ogni singolo giornalista della nostra testata. Queste ignobili manifestazioni di odio e di antisemitismo, indirizzate anche al collega Paolo Berizzi, sono incompatibili con il lessico democratico: le forze dell’ordine facciano tutto il possibile per individuare i responsabili”.
Proprio oggi, Rondine Cittadella della Pace, l’associazione aretina che lavora a livello internazionale sul conflitto, col suo fondatore e presidente Franco Vaccari, ha chiamato a raccolta le istituzioni per l’ultima memorabile testimonianza pubblica della senatrice sopravvissuta alla shoah Liliana Segre, attesa in primavera ad Arezzo.